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Variante della Tremezzina, gli ambientalisti: “Andava evitata anche la ferita di Mezzegra”

Con il conto alla rovescia per la pubblicazione del bando di gara ben avviato, e dopo gli ultimi e definitivi via libera al progetto – che tra l’altro hanno portato la lieta novella di un tracciato che avrà soltanto un paio di tratti a cielo aperto, con quasi il 90% del percorso interrato – le associazioni ambientaliste più battagliere chiedono ancora di più.

Italia Nostra, La Cruna del Lago, Chiave di Volta, Territori Natura Arte Cultura rivendicano il loro apporto sulle ultime modifiche ma parlano di “vittoria a metà perché andrebbe evitata anche la ferita del tratto a cielo aperto di Mezzegra”.

“La scomparsa del tratto a cielo aperto di Ossuccio dalla variante della Tremezzina è una vittoria delle associazioni e di tutta la popolazione – scrivono Fiammetta Lang, Attilio Furini, Darko Pandakovic e Massimo Lozzi – ma è una vittoria a metà poiché rimane il tratto a cielo aperto di Mezzegra: andrebbe evitata anche questa ferita”.

Alleghiamo di seguito la nota integrale.

Dopo aver preso visione del nuovo “Progetto esecutivo 2019” per la realizzazione della SS340 Regina – Variante alla Tremezzina sulla sponda occidentale del Lago di Como, esprimiamo la nostra soddisfazione per la scelta di portare in galleria naturale il tratto a cielo aperto di Ossuccio, dietro alla torre di Spurano, maturata nella fase di progettazione esecutiva.

Circa un anno fa scrivevamo nuovamente – dopo le osservazioni del 2015 – che «il territorio avrebbe meritato un approfondimento più marcato sulla soluzione “tutta in galleria”» e che auspicavamo «il ritorno ad una soluzione progettuale che preveda l’intero sviluppo in galleria naturale» poiché «il devastante impatto dell’opera inciderebbe negativamente e in modo irreversibile sulle risorse naturalistiche e paesaggistiche e quindi sulle potenzialità di sviluppo economico e turistico dell’area, che si fondano esclusivamente sulla bellezza e l’integrità del territorio».

È una vittoria delle associazioni e di quella parte della popolazione che crede ancora nel diritto alla salvaguardia della bellezza, del paesaggio, dell’ambiente. Ma si tratta di una vittoria a metà visto che permane purtroppo nel progetto il tratto a cielo aperto di Mezzegra: speriamo che possa essere evitata in extremis anche questa ferita.

Restiamo convinti che portare avanti battaglie argomentate per salvaguardare beni ambientali e culturali, fornendo alternative e miglioramenti possibili, valga sempre la pena e qualche volta, come in questo caso, porta anche dei risultati soddisfacenti.

Italia Nostra, sezione di Como – Fiammetta Lang
La Cruna del Lago – Attilio Furini
Chiave di Volta – Darko Pandakovic
Territori Natura Arte Cultura – Massimo Lozzi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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