L’assemblea generale della Cgildi Como “esprime preoccupazione per il blocco della strada Statale Regina in occasione dell’inizio dei lavori per la variante Tremezzina”.
Così fa sapere il sindacato in una lunga nota dove esprime fortissime preoccupazioni.
La riportiamo:
Nel rimarcare la necessità di svolgere i necessari controlli affinché le aziende operanti sul cantiere risultino in regola con le normative antimafia e sulla tutela della sicurezza sul lavoro di tutto il personale interessato all’opera, riteniamo necessario garantire il rispetto dei tempi previsti per la cantierizzazione, affinché vengano limitati i disagi alla popolazione residente, ai pendolari e venga altresì data certezza alla futura stagione turistica.
L’economia del territorio, caratterizzata da un forte impatto del settore turistico, già fortemente penalizzata dalla pandemia sia nella stagione 2020 che 2021, subirebbe un grave contraccolpo in caso di ritardo nella ripartenza della stagione 2022, con enormi conseguenze dal punto di vista occupazionale.
Va salvaguardata ed implementata la cura del territorio per chi vive, lavora e studia.
La certezza dei tempi di cantierizzazione e di svolgimento delle opere che prevedono la chiusura della Regina è elemento fondamentale per la programmazione della futura stagione.
Rispetto dei termini e garanzia di assoluta sicurezza nello svolgimento delle funzioni operative dovranno essere elementi inscindibili nell’esecuzione della variante.
La Cgil ritiene necessario attivarsi con le istituzioni locali affinché il tema della regolarità e della sicurezza sul lavoro possa conciliarsi con il rispetto del crono programma dei lavori.
Sono quindi auspicabili azioni concrete che determinino una seria “contrattazione d’anticipo” con il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera; la Cgil e tutte le categorie coinvolte devono assumere forte impegno e incidere in un costante monitoraggio dei lavori da eseguire.
Si invitano tutte le istituzioni coinvolte a mettere in atto ogni intervento al fine di garantire ai lavoratori pendolari e agli studenti residenti nei comuni interessati sistemazioni alloggiative di sollievo, proponendo il coinvolgimento delle associazioni di categoria, anche utilizzando aperture straordinarie di strutture alberghiere e stanziando i dovuti contribuiti per garantire prezzi calmierati. Non per la totalità dei lavoratori sarà possibile l’utilizzo de navette preventivate e per questi lavoratori occorre prevedere la possibilità di alloggio anche sporadico in strutture predisposte e già presenti sul territorio.
Va inoltre valutata l’estensione dell’orario dei servizi pubblici, dal Tpl (sia su gomme che navigazione) alle scuole al fine di garantire una già complicata conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Su tale argomento venga attivato un tavolo di regia per la viabilità e Tpl che veda la partecipazione non solo delle aziende di trasporto ma anche dei rappresentanti dei lavoratori, per cercare di trovare tutte le soluzioni possibili nel rispetto dei lavoratori e dell’utenza/cittadinanza. Bisognerà prevedere anche in relazione ai coefficienti di riempimento dei mezzi pubblici che verranno decisi dal Cts, eventualmente di prevedere l’utilizzo di vettori con Ncc privati che gestisca le tratte dirette.