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Vecchio e malandato, il forno crematorio di Como spento da un mese e mezzo. Nuovi lavori al via dal 12 giugno, per 60 giorni

Chiuso da circa un mese e mezzo, ancora una volta. E’ la sfortunata e triste storia del forno crematorio di Como che da anni occupa le cronache (qui i precedenti). Una struttura vecchia, fatiscente, su cui sono state progressivamente messe pecette tra uno stop e l’altro. Non dimenticando come, nel 2018, la chiusura ennesima portò molti defunti comaschi all’orrore del forno crematorio di Biella, e ancora oggi sono numerose le famiglie che si chiedono se le ceneri riportate a casa siano davvero quelle del parente (qui abbiamo raccontato una vicenda inaccettabile, purtroppo finita nel nulla giudiziario).

Tornando a oggi, subito dopo Pasqua per problemi al sistema idraulico, stimati in una perdita di circa 16 metri cubi d’acqua al giorno, la struttura è stata nuovamente chiusa. Così è stata indetta una gara cui, spiega oggi a ComoZero l’assessore Alberto Fontana (Servizi Amministrativi e Cimiteriali): “Non aveva risposto nessuno, così siamo passati alla manifestazione d’interesse. Abbiamo preso quindi in considerazione alcune aziende ma, tra risposte affermative e negative, ovviamente il tempo tecnico è passato. Ora siamo arrivati alla fase finale e i lavori possono partire”. Fontana poi sottolinea, del tutto comprensibilmente: “Non bisogna dimenticare che abbiamo ereditato una struttura vecchissima”. Insomma, prima o poi bisognerà, ma lo si dice da anni, ragionare su qualcosa di nuovo e se non definitivo, quantomeno duraturo nel tempo.

Comunque, il cantiere prenderà il via lunedì prossimo, 12 giugno. La durata degli interventi è stimata in 60 giorni sulla carta, ma si spera anche meno. Insomma, entro la fine dell’estate, e forse pure prima, il forno dovrebbe tornare operativo.

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