RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Via Cadorna, ecco il centro Covid comunale. Sei persone, brande e niente doccia. Negretti: “Domani la installiamo”

Situazione tesa al centro d’emergenza allestito dal Comune di Como nell’immobile di proprietà Asst Lariana, in via Cadorna.

Nel punto di emergenza, allestito preventivamente sin nelle settimane centrali dell’emergenza Covid con l’obiettivo di accogliere persone senza dimora eventualmente costrette alla quarantena, da martedì sono presenti sei persone.

Il gruppo è stato trasferito lì dalla centro di accoglienza “Piccola Casa Federico Ozanam” di via Cosenz, dopo la scoperta della loro positività al virus benché in forma asintomatica e senza alcuna particolare conseguenza sul normale stato di salute.

Il problema scoppiato ieri sera, però, è legato alle rimostranze di alcuni ospiti per l’assenza di almeno una doccia per lavarsi. Per la cura dell’igiene personale delle sei persone – che dovranno rimanere in via Cadorna per i canonici 15 giorni – da martedì scorso ci sono soltanto due bagni con lavabo e wc.

Con le giornate calde di questa settimana, comprensibilmente non proprio il massimo; e da questa situazione è scaturita la protesta. Protesta che, peraltro, non si è fermata solamente all’aspetto dell’igiene personale ma è andata oltre, toccando anche le condizioni generali del centro. Tanto che ieri sera, da alcuni ospiti sarebbero stati anche pronti a rivolgersi alle forze dell’ordine.

Benché dotato di camere singole e senza mai dimenticare che si tratta di una struttura d’emergenza precedentemente adibita a uffici, l’aspetto dei locali è piuttosto tetro. Certamente si nota la lunga assenza di manutenzione e il primo giorno la carta igienica è stata portata direttamente dalla sede dell’Ozanam.

Le immagini scattate all’interno del centro per la quarantena (comunque assistito e sorvegliato sia sotto l’aspetto medico che su quello della sicurezza, grazie alla Croce Rossa) evidenziano segni del tempo su pareti e pavimenti, con una dotazione per gli ospiti ridotta all’osso – con brandine e sedie di plastica come comodini – e tavoli da ufficio per il pranzo.

Oggi l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, si è recata personalmente in via Cadorna per verificare la situazione.

“Sono andata apposta per capire tutti i problemi e trovare le soluzioni possibili – ha detto alla fine della visita Negretti – Sulla doccia, domani verrà installata in un bagno originariamente destinato alle persone disabili che ha già gli allacciamenti. Provvederemo anche a fornire qualche piccola scorta di cibo in più e una macchinetta del caffè, mentre rispetto alla scomodità delle brandine vedremo cosa si potrà fare. Ma tengo a precisare che gli spazi sono grandi, ben tenuti, sanificati, con stanze singole. E tutto questo realizzato in un momento di grande emergenza proprio per far fronte a situazioni difficili. Poi capisco la difficoltà a stare chiusi per 15 giorni, ma quelli sono i tempi imposti dalle autorità sanitarie. Alla fine io credo che con il buonsenso di tutti, le soluzioni si trovino sempre”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Complimenti per il “buon senso di tutti” ! Vorrei vedere qualche consigliere o assessore oppure il sindaco (medico) restare una settimana lì a dormire sulle brande senza poter nemmeno fare la doccia . Se non si sono accorti fà abbastanza caldo !
    Per quanto riguarda i viveri fotografati li hanno portati degli amici degli ospiti ! Vediamo se finalmente domani – sabato – qualcosa succederà.
    Domanda stupida – da casalinga disperata – perchè non ospitarli all ‘ospedale Vecchio Sant’Anna dove dovrebbe esserci un reparto attrezzato e sicuramente con i pavimenti lavati, sanificato e con dei veri letti ? Bah

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo