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Via del Dos, dopo le polemiche il maxi intervento del Comune: lavori per 900mila euro

Con le polemiche dell’estate ancora “calde”, arriva comunque una buona notizia per il centro comunale di via Del Dos.
Il Comune di Como, infatti, ha predisposto lo studio di fattibilità per una serie di massicci interventi di riqualificazione. L’importo previsto è di 450mila euro e l’opera è inserita nel nuovo Piano triennale delle opere pubbliche.

Quattro gli ambiti fondamentali di intervento.

Per quanto riguarda le strutture e l’involucro: ripristini/rifacimenti di pavimenti e rivestimenti; sistemazioni in copertura laddove si verificano infiltrazioni; adeguamento parapetti; posa di pellicole antinfortunistiche su vetri/vetrate;

Sul versante dell’impiantistica elettrica: adeguamento dell’impianto elettrico, con sostituzione quadri elettrici; implementazione dell’impianto di emergenza al fine di assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio, adeguamento della chiamata disabili;

Per quanto riguarda la prevenzione incendi: adeguamento alle norme di prevenzione incendi, attraverso la realizzazione impianto di rivelazione incendi e segnalazione allarme tramite segnalatori di allarme incendio; interventi di adeguamento della rete idranti; implementazione segnaletica di sicurezza; interventi di adeguamento vie di fuga e corpi scala tramite integrazione\sostituzione porte di accesso;

Va inoltre sottolineato che per quanto riguarda l’aspetto termoidraulico vanno considerati i già previsti lavori sulla centrale termica, per altri 450mila euro che si sommano alla stessa cifra per gli altri interventi citati.

Per ora, come detto, si è ancora allo studio di fattibilità, dovranno poi seguire progettazione, appalto e interventi veri e propri. Poi si aprirà il nuovo futuro della struttura.

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5 Commenti

  1. Non è un investimento eccessivo e per di più se non fosse fatto, considerando il blocco delle attività, renderebbe la struttura inutilizzabile e in breve tempo fatiscente. Poi se aggiungiamo che il Comune di Como ha molti soldi da parte e che con l’affitto di Villa Olmo ha incassato una cifra ben superiore ai 900mila euro di investimento, possiamo affermare che questa del Comune è un’ottima iniziativa. Quello che non si spiega è per quale motivo Rapinese Candidato non ha proposto questa soluzione durante la campagna elettorale: sospensione temporanea delle attività; trasferimento provvisorio ad altre strutture degli utenti di via del Doss, messa in sicurezza dell’impianto e ritorno alla normalità. Era semplice. Questa volta però è necessario spezzare una lancia a Rapinese Sindaco. Se non avesse sedotto anche i “comaschi imbruttiti”, che ogni tanto spuntano anche su queste pagine, sarebbe riuscito a vincere? Sarebbe riuscito a convincerli che le scelte di buonsenso risolvono i problemi mentre i soli proclami bellicosi li complicano? Mah…..

  2. Novecentomila euro sono quasi un milione… il cancan sollevato da alcune associazioni ha dunque dato i suoi frutti e me ne compiaccio. Ma siamo certi che un importo così oneroso non tolga importantissime risorse ad altri settori fondamentali, come ad esempio la scuola?

  3. Ma fatevene una ragione e piantatela li di rompere I maroni. Siete andati avanti in deroga fino che è arrivato uno stop forzato ma annunciato da qualche tempo. Avete fatto tutto quello volevate al di fuori delle regole, adesso basta !!!!

  4. Senza volutamente entrare nel merito dei numeri….che sono ancora distanti dalla realtà di cui necessità la struttura di Via del Dos….veniamo a un piccolo dettaglio che rende, ancora una volta, giustizia a Colisseum.
    I lavori di manutenzione straordinaria andavano eseguiti e sicuramente ancor prima del 2018 (e il Comune li avrebbe dovuto fare, tanto per la parte del CDD quanto per la zona da loro definita “sportiva”), ma tutte le segnalazioni di Colisseum sono rimaste inascoltate.

    Perchè quando parliamo di Via del Dos e del CDD parliamo di un unico centro con annesso due micropiscine e una palestra e non di due fabbricati distinti e differenti.

    Il Comune di Como accusa un Verbale di ATS in data 29/05/2018 che segnala una serie di criticità che dovranno essere risolte per poter mantenere l’accreditamento in Regione…..
    E GUARDA CASO CHE DENTRO QUESTE PRESCRIZIONI CI SONO LAVORAZIONI CHE COLISSEUM HA SEGNALATO ALL’ANAC NEL 2022 IN OCCASIONE DELL’IMPUGNAZIONE DELLA GARA EUROPEA.

    Parliamo delle vetrate (per esempio, neanche prese in considerazione dal Comune nel bando di gara europeo per la concessione in gestione delle micropiscine e palestre di via del dos, dove non compaiono tra le lavorazioni minime richieste, ma che adesso magicamente compaiono per la messa in sicurezza del CDD).
    Fantastica è la seguente affermazione: Le risorse disponibili non consentono la sostituzione dei serramenti del CDD; si ritiene non sia possibile, per la stessa ragione procedere ad una sistematica messa in sicurezza di vetri e vetrate con l’ausilio di pellicole.
    Ricordo che la Dott.ssa Luciani in un’intervista si lamentava delle ingenti spese relative al costo energetico del CDD e anche questa per l’ennesima volta è una conferma…I serramenti non sono a taglio termico, non sono performanti per la tenuta termica, ma invece di sostituirli, adeguando correttamente il livello prestazionale, si mettono le PELLICOLE (adesso si che va bene valutare la sicurezza).

    Quindi, si adegua il CDD a uno standard minimo di sicurezza con un cronoprogramma delle opere fatto nel settembre 2022 per rispondere a un verbale ATS del 29/05/2018, e della parte “sportiva” non se ne parla.

    La domanda a questo punto è una e una sola: ma la dott.ssa Luciani Rup di gara all’atto dell’apertura della gara europea in piattaforma Sintel con codice cig: 9033515467 era a conoscenza di questo verbale ATS? Aveva avuto indicazioni dai competenti uffici tecnici circa le criticità del CDD e che la struttura “sportiva” presentava (per analogia di specie). Ma davvero pensava che i 268.400,00 euro imputati nel PEF di gara come investimenti necessari sarebbero bastati a sistemare e ottenere tutte le certificazioni di legge previste?

    Questo è quanto compare nella nota dal titolo: OGGETTO: DOCUMENTO DI FATTIBILITA’ – INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER L’ADEGUAMENTO DELL’EDIFICIO DI VIA DEL DOSS pubblicato all’albo pretorio del Comune di Como in data 03/10/2022

    “Il Comune di Como con riferimento al VERBALE DI VIGILANZA ORDINARIA CDD / psaecss-VIG-rev00, data di emissione 29/05/2018, si è impegnato a trasmettere a ATS un
    cronoprogramma delle attività necessarie ad ottemperare alle prescrizioni contenute nel
    verbale stesso al fine di mantenere l’accreditamento del CDD.
    Il cronoprogramma in questione è stato trasmesso ad ATS unitamente alla nota registrata
    al protocollo generale del Comune di Como al n. 0023548-04/04/2022-COMCOMO”

    Se per voi questa è una buona notizia!!!!

  5. Splendido tempismo: il documento cui si fa riferimento è lo studio di fattibilità (“di larga massima”), pubblicato in questi giorni sull’Albo Pretorio, con il quale il Comune avrebbe dovuto rispondere ad una prescrizione verbalizzata da ATS il 29/05/2018! Novità su lavori relativi alla piscina e più in generale alla “zona sportiva”, quindi, non ce ne sono. Gli interventi per i quali è stata preventivata una spesa di 450000,00 (quattrocentocinquantamila) €, non novecentomila come riportato nel titolo di questo articolo, riguardano i locali del CDD (Centro Diurno Disabili). Preoccupa sapere che ATS aveva già evidenziato e verbalizzato criticità, legate anch’esse alla sicurezza (vedi ad esempio vetrate e quadri elettrici), e che ci si muova solo oggi per farne un’analisi e redigere un documento di massima di fattibilità degli interventi.

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