Continua a scatenare opposte prese di posizione la vicenda clou di questa estate comasca, ovvero il possibile ampliamento del parcheggio a raso di viale Varese (dibattito innescato dalla proposta progettuale di Nessi&Majocchi).
Ultimo capitolo, la lettera aperta inviata dal Coordinamento Associazioni Ambiente di Como al sindaco Mario Landriscina, individuato come il responsabile politico dell’annullamento in extremis dell’Assemblea Tematica di giovedì sera ma soprattutto destinatario del nuovo guanto di sfida: la raccolata delle 400 firme necessarie a termini di regolamento comunale per indire comunque in un prossimo futuro l’assemblea svanita all’improvviso ieri.
Di seguito, la lettera aperta di Legambiente in forma integrale.
Ill.mo Sig. Sindaco,
di fronte all’annullamento dell’Assemblea tematica convocata per ieri sera, annullamento comunicato appena poche ore prima dell’inizio e sostanzialmente immotivato, ci sentiamo in dovere di esprimerle con forza delusione e preoccupazione.
Ci rivolgiamo a Lei in quanto la comunicazione di annullamento non recava alcuna sottoscrizione, nessuno si è assunto la responsabilità politica di tale atto che pertanto riteniamo sia da attribuire a Lei in qualità di Sindaco.
Siamo delusi dall’atteggiamento della Sua Amministrazione che in un primo momento si è mostrata aperta al confronto con le associazioni e i residenti, mentre ieri è arrivata ad annullare un incontro pubblico che avrebbe avviato un percorso partecipativo dovuto ed assolutamente necessario.
Ci risulta, peraltro, incomprensibile la motivazione del rinvio, posto che l’Assemblea tematica rappresenta un momento di confronto tra Amministrazione e cittadini nel quale la presenza del soggetto privato proponente non solo non era necessaria, ma probabilmente neppure opportuna.
Ci preoccupa la possibilità che l’amministrazione si ritiri dal confronto con la città, rinunciando ad ascoltare le molteplici voci che contestano in modo più che distinto e ragionevole il progetto.
Non possiamo nascondere che ci preoccupa altresì la diretta consequenzialità tra le dichiarazioni dell’operatore privato sulla stampa locale (qui l’intervista di Angelo Majocchi rilasciata a Comozero) e l’annullamento, in extremis, dell’Assemblea.
Noi, comunque, continueremo a perseguire la strada della partecipazione e se la scelta dell’amministrazione fosse quella di non convocare l’Assemblea tematica, ci impegneremo per la raccolta delle 400 firme necessarie ai sensi del regolamento sulle pratiche partecipative.
La informiamo, infine, che ieri sera le associazioni che hanno chiesto la convocazione dell’Assemblea tematica erano presenti davanti alla Biblioteca Comunale, (presenti anche decine di singoli cittadini che ringraziamo), dopo aver comunque cercato di veicolare in tutti i modi la notizia della improvvisa disdetta, come gesto di rispetto nei confronti di tutte le persone non informate dell’annullamento, oltretutto considerando che sul cancello chiuso non è stato apposto neppure un cartello di avviso e che nessun rappresentante dell’Amministrazione si sia doverosamente presentato per informare gli eventuali convenuti.
Confidiamo in Lei affinché il dibattito sul progetto possa continuare coinvolgendo i cittadini in modo aperto e trasparente per giungere ad una decisione in cui il perseguimento dell’interesse pubblico sia davvero l’unico obiettivo.
Tanto dovevamo.
Con i migliori saluti
Il Coordinamento Associazioni Ambiente Como