Una chiarissima richiesta di aiuto economico per continuare a sostenere le spese di mantenimento della tendostruttura allestita dalla Como Nuoto lo scorso dicembre. Come noto con la chiusura della piscina comunale di Muggiò ne 2020, e i cui tempi di riapertura sono ancora un’incognita, e la chiusura nel 2022 della piscina di Chiasso le squadre della società comasca si sono trovate ad allenarsi al gelo. Così il club è corso ai ripari allestendo la maxi copertura per garantire la continuità sportiva. Costo di gestione, evidenziano dalla Como Nuoto, 90mila euro con contributi arrivate da soci, famiglie e sponsor privati. Ma la cifra raccolta, oggi, ha coperto solo la metà. Così è arrivato il videoappello pubblico in cui con l’hashtag #MiServeUnTettoCaldo il club chiede aiuto.
Spiegano nel video:
Nel 2020 la piscina di Muggiò che da sempre ci ospitava nel periodo invernale ha chiuso. Nel 2022 anche l’alternativa di Chiasso ha chiuso. Così i nostri atleti che competono nei campionati nazionali maschili e femminili si sono trovati costretti ad allenarsi all’aperto o a cercare soluzioni alternative. La situazione era diventa davvero insostenibile sia a livello economico che per i lunghi viaggi, gli atleti poi erano spesso costretti a orari improbabili. E quindi a dicembre abbiamo coperto la piscina con una tensostruttura grazie a questo intervento 200 atleti a partire dai 9 anni fino agli atleti delle squadre seniores hanno potuto proseguire gli allenamenti e le competizioni. Purtroppo però si tratta di una situazione provvisoria e i costi della struttura e quelli del suo esercizio per i soli quattro mesi invernali sono stati di oltre 90mila euro. Noi siamo riusciti grazie al supporto dei soci, delle famiglie e di alcuni generosi sponsor a raccoglierne una parte. Ma ora chiediamo il tuo aiuto, chiediamo a tutti voi un contributo lanciando la campagna #MiServeUnTettoCaldo.
La campagna di croufunding è dunque avviata e si può trovare sul sito della Fondazione Comasca: a questo link.
Di recente la società ha ricevuto un contributo di 550mila euro dal Comune di Como per lavori urgenti. La cifra però non è destinata al tendone anti-freddo:
7 Commenti
Ma il vero problema è il fallimento delle promesse elettorali del Sindaco che, nel suo consiglio comunale ha presenti atlete o ex atlete direttamente legate a Como Nuoto a cui, anche in modo molto esplicito aveva promesso mari e monti per la riapertura di Muggio e per castigare l’usurpatore della Pallanuoto Como (il presidente) che si era permesso di mettersi di traverso sulla faccenda dell’appalto di Viale Geno, si era costituito parte civile. Adesso, di Muggio neanche l’ombra, della faccenda dell’appalto ci penseranno i giudici amministrativi, che speriamo mettano fine allo scempio fatto con un bando incomprensibile. In ultimo, se questo è il modo di amministrare con saggezza il bene pubblico fatevi tutti i ragionamenti del caso. Una domanda su tutte, MA SE I LAVORI NON SONO STATI ESEGUITI, SIAMO SICURI CHE L’IMPIANTO DI VIALE GENO SIA A NORMA CON TUTTI I PRESIDI DI SICUREZZA? E ANCORA OGGI CI FANNO ENTRARE GLI ATLETI……
Se chiedono soldi, rendano pubblico il bilancio della società!
Circolo privato che utilizza uno spazio pubblico e chiede anche di contribuire ai propri costi
Strano, ogni settimana esce una notizia sulla Como Nuoto e tendenzialmente non dovrebbe risultare mai positiva per loro eppure a Como c’è ancora qualcuno che gli da credito
Sì, gli dà credito quello che sbraitava “contro i poteri forti”.
Ma rispondete a Svolta Civica che ha chiesto alla Giunta il rendiconto sui vostri lavori.
Ha già risposto il presidente bulgheroni dicendo che i lavori non sono stati fatti. Scrivendo tra l’altro che erano in accordo con il comune. Una cosa gravissima. Staremo a vedere che succede. E poi non si capisce perché ogni tot mesi iniziano a lamentarsi e a chiedere soldi. Cosa li rende diversi dagli altri, dalle altre società che fanno sacrifici come tutti.