Puntata ricca di notizie, quella del VideoTalk di ComoZero con l’assessore al Commercio e alle Attività produttive del Comune di Como, Marco Butti, intervistato da Emanuele Caso. Di seguito una breve sintesi, ma per i dettagli su ogni tema, rimandiamo al video integrale.
IL DOCUMENTO DI 65 CITTA’
Punto di partenza il documento firmato da 65 tra assessori e sindaci di tutta Italia e di ogni colore politico con una lunga serie di richiesta al governo. Su due fronti, come dice Butti: “Serve un decreto che metta al centro gli enti locali, perché ci sentiamo un po’ abbandonati. Noi dobbiamo aiutare le attività economiche, le piccole imprese del commercio, dell’artigianato, del turismo ma non possiamo rischiare il default per le mancate entrate di Tosap, Cosap, Tari, tassa di soggiorno”.
I MANCATI INTROITI PER IL COMUNE DI COMO
Tutte fonti di entrate sostanziali per i municipi italiani e che a Como, nel 2020, rischiano di essere sostanzialmente falcidiate.
Qualche esempio: “L’imposta sulla pubblicità vale 900mila euro, abbiamo procrastinato la data a ottobre ma auspichiamo una ulteriore riduzione. L’occupazione del suolo pubblico? Il volume complessivo nel 2019 è stato circa di due milioni, una perdita secca sarà almeno del 50% e potrebbe crescere con ulteriOri riduzioni o esenzioni. La tassa di soggiorno, per cui stimavamo un incasso di un milione e mezzo, fa i conti con un primo semestre dell’anno che possiamo considerare bianco”.
PIU’ OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER BAR E RISTORANTI
Molto caldo è anche il tema dell’occupazione di suolo pubblico, in particolare per bar e ristoranti. Possibile un aumento delle superfici, alla ripartenza: “Stiamo facendo una mappatura puntuale della situazione, possiamo contare su una georeferenziazione precisa. Lavoreremo per capire quali margini abbiamo su ogni via e su ogni piazza. Naturalmente senza fare differenze ma cercando di accontentare tutti ove possibile e tenendo in conto i vari aspetti su sicurezza e mobilità. Abbiamo messo insieme un gruppo di lavoro che coinvolge tutti i settori coinvolti, sarà un lavoro certosino”.
Novità e riorganizzazione in vista anche per il Mercato Mercerie lungo le mura: “Dovremo prevedere il distanziamento tra le bancarelle, non potremo avere una riapertura del mercato come lo conosciamo oggi, le file non rispettano le distanze. Redistribuiremo le bancarelle usando anche altri spazi, con un servizio anche di security. Il mercato mercerie di Como vive in una location meravigliosa, ma è difficile garantire la chiusura di tutti gli accessi. Stiamo lavorando con le associazioni di categoria per ottimizzare la situazione”.