Massiccia protesta degli agricoltori comaschi, oggi lunedì 5 febbraio. In una sessantina si sono ritrovati a Lomazzo, in un campo a poca distanza dal casello autostradale, per esporre le ragioni del fortissimo malcontento della categoria, prima di viaggiare in corteo – guidati dall’organizzatrice Alexandra Bisoc – toccando anche Cermenate e Cirimido (in fondo all’articolo il video della partenza in massa).
Tra i motivi della protesta, l’import massiccio sul mercato italiano di prodotti europei ed extraeuropei che portano la concorrenza a livelli quasi insostenibili a causa dei prezzi bassissimi, la richiesta di maggiore tutela da parte soprattutto delle istituzioni europee (anche con meno vincoli su tempi e modi di lavoro nei campi), la richiesta di un giusto prezzo per i prodotti italiani, pagati spesso pochissimo agli agricoltori per poi finire sugli scaffali di vendita a prezzi enormemente superiori.
Tutte questioni che, secondo molti dei presenti, se non fronteggiate con provvedimenti ad hoc mettono a rischio la già difficile esistenza dell’agricoltura italiana. Emblematica una della voci raccolte oggi a Lomazzo: “Mio figlio da piccolo sognava di fare l’agricoltore, oggi sono io che gli dico di fare altro”. Nel video qui sopra, le immagini e le interviste.
2 Commenti
Ma che la smettessero…
Categoria più sussidiata d’Europa, settore produttivo tra i più inquinanti, settore produttivo tra i meno impattanti dal punto di vista economico. Sono un peso politico e un freno alle ambizioni comunitarie.
Che si uniscano, lottino con la GDO per ottenere compensi economici più alti ed equi e la smettino di dipendere da tutti noi
È colpa di’ rapinese e la sua giunta :))