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VIDEO San Francesco, scontro tra attivisti e polizia locale: urla, poi il cellulare vola a terra. “Gravissimo”

Grandissima tensione, questa mattina, davanti al portico di San Francesco, durante le consuete operazioni di pulizia e sanificazione svolte dal Comune tre volte a settimana. Si tratta, come ormai ampiamente noto, della zona dove diversi senzatetto, da anni, passano la notte e sovente anche gran parte del giorno.

Ad assistere alle operazioni, oggi come da qualche volta a questa parte, anche il gruppo di attivisti di Cominciamo da Como, che contestano radicalmente la gestione della questione da parte dell’amministrazione.

Nel video girato dagli attivisti, che riproponiamo qui sotto come pubblicamente diffuso, si vede uno scontro verbale accesissimo tra alcuni agenti della polizia locale e i giovani, con un telefonino che improvvisamente vola per terra tra urla e accuse.

Gli agenti dal canto loro smentiscono categoricamente di aver provocato la caduta dello smartphone e intimano agli attivisti di smettere di riprendere perché non autorizzati.

In seguito i ragazzi – con una nota – hanno fornito una versione diversa dei fatti.

Questa mattina, giovedì 23 aprile 2020, siamo stati vittime di un episodio gravissimo durante le ormai consuete operazioni di “sanificazione” che si svolgono sotto i portici dell’ex-chiesa di S. Francesco alla presenza dell’assessore Negretti e dell’assessore Corengia.

Come sempre, presenziamo a queste operazioni per impedire che vengano rimosse e smaltite le poche proprietà delle persone senza fissa dimora che trovano ricovero sotto i portici nell’assenza totale delle istituzioni, le quali anzi provvedono a sottrarre loro anche l’occorrente per dormire.

Come sempre, cerchiamo di documentare audiovisivamente questa vergogna per impedire che la giunta faccia passare la questione sotto silenzio.

La settimana scorsa, le istituzioni hanno reagito con un primo tentativo intimidatorio, comminandoci una sanzione ingiustificata e ridicola per aver sostato sul manto erboso prospiciente a S. Francesco. Ingiustificata, perché il calpestamento non è espressamente vietato da apposito cartello, come richiesto invece dal nuovo regolamento di polizia urbana. Ridicola, perché abbiamo constatato applicarsi solo a chi fa sentire la propria voce, mentre all’assessore Negretti e all’assessore Corengia è regolarmente consentito lo stesso comportamento, come abbiamo puntualmente documentato.

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Per queste ragioni, nella conferenza stampa di ieri fuori dal Municipio abbiamo chiesto pubblicamente il ritiro della sanzione. La risposta non si è fatta attendere: questa mattina, dopo averci illegittimamente intimato di cessare le riprese audiovisive delle operazioni di sanificazione, un agente della Polizia Locale ha scaraventato a terra uno dei cellulari utilizzati per le riprese.

In questo modo, siamo stati inspiegabilmente privati con la forza del nostro diritto a documentare un intervento di funzione pubblica che si stava svolgendo alla luce del sole.

Non esistono giustificazioni possibili a questo gesto, a parte il desiderio di tenere nascosto l’operato inaccettabile della giunta e l’ovvia intenzione ritorsiva nei nostri confronti. Ad aggravare la situazione la presenza dell’assessore competente Elena Negretti.

Fortunatamente ciò non ci ha impedito di documentare anche questo sopruso, come mostrato dal video reso pubblico. Constatiamo però che le nostre richieste continuano a rimanere inascoltate, mentre le uniche risposte che riceviamo sono di violenza sempre crescente. Ci chiediamo fino a che punto le istituzioni siano disposte a giungere pur di non ascoltare la voce della cittadinanza comasca. Chi pensa di silenziarci in questo modo otterrà come unico effetto quello di sentire la nostra voce ancora più forte.

Con questi episodi, così come con le proteste che si sono scatenate nell’ultimo periodo su un ampio spettro di problemi, la giunta ha mostrato definitivamente la corda. La sua incapacità di amministrare la città ascoltando le esigenze di chi ci vive è evidente a chiunque, e non può essere tollerata oltre. Indiciamo pubblicamente una manifestazione per giovedì 30 luglio, data dell’ultimo consiglio comunale, per chiedere le dimissioni della giunta Landriscina.

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4 Commenti

  1. i manifestanti che reclamano il diritto di ripresa in primo piano di un pubblico ufficiale in quanto tale dovrebbero però stare attenti anche ai modi con i quali ci si rivolgono perchè appunto hanno a che fare con un pubblico ufficiale. Che commette i suoi errori, ma questo è un altro discorso e va gestito da chi di dovere nei modi e nelle sedi opportune. Il dare contro solo per fare caciara perchè ci si sente intoccabili dà fastidio e vanifica i buoni intenti e i principi delle manifestazioni.

  2. Questi attivisti sono lì per provocare. Purtroppo prima o poi qualche agente reagisce e i baldi giovani aspettano solo quello…p.s.: ma la Fatina Bionda non è intervenuta ?

  3. La loro lucidità è dimostrata dal datare 23 aprile il comunicato senza rileggerlo.
    Questo signore con i suoi sodali ha veramente stufato!
    La giunta è immobile ma fomentare ancora tutto non ha senso da uno che ha bloccato anche il Sindaco.
    Io passo spesso da lì e i senzatetto vivono indecentemente.
    Per quanto mi riguarda sto dalla parte della polizia Locale anche perché altre FF.OO. non se ne vedono

  4. Quindi se uno sta sfregiando un’auto nottetempo non lo si può riprendere perché non ha dato il consenso alle riprese…
    Ma questi improbabili signori in divisa li si può sanzionare in qualche maniera, se commettono un reato? O no?

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