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Como, botte alla moglie e minacce al figlio poi si addormenta per terra in bagno dove lo trova la polizia: finisce in cella

Un uomo di origine rumena, cittadino svizzero di 26 anni residente nel Mendrisiotto, è stato arrestato ieri sera dalla Polizia di Stato di Como con l’accusa di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. L’uomo, privo di documenti al momento del fermo, avrebbe picchiato e minacciato di morte una donna di 45 anni, di origini rumene e cittadina italiana, e il figlio minorenne di lei.

La vicenda ha avuto inizio la sera precedente, quando la 45enne, dopo aver subito minacce, calci e il lancio di bicchieri, è riuscita a fuggire dall’abitazione insieme al figlio. In un momento di distrazione dell’aggressore, la donna si è messa al volante della sua auto e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine tramite il 112 Numero Unico di Emergenza (N.U.E.).

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) della Questura di Como sono intervenuti tempestivamente, rintracciando la donna e il minore all’interno della loro auto a Como. Dopo aver raccolto la testimonianza della vittima, che ha raccontato le violenze subite dalla sera prima e le minacce rivolte anche al figlio, la Polizia ha avviato un’indagine lampo.

Gli accertamenti preliminari hanno subito evidenziato che a carico del 26enne esisteva già un precedente ammonimento per violenza domestica, emesso in passato dal Questore di Como, Marco Calì. Ci sono stati anche altri interventi simili in passato.

Gli agenti si sono quindi diretti all’abitazione della donna, dove hanno trovato l’uomo steso a terra nel bagno, intento a dormire. Il 26enne è stato immediatamente arrestato. Una volta portato in Questura, è stato identificato e sono emersi altri precedenti di polizia e condanne per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno, il 26enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Como.

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