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Como, a spaccio e violenza la strada risponde con una grande festa, gioia e sorrisi (e c’è un importante sondaggio per i cittadini)

Oltre 500 persone hanno partecipato alla Festa al Parco di ieri, sabato 28 settembre, organizzata dall’associazione ComUnity Per Como ODV al Parco Giordano Azzi di Via Anzani, a Como (strada al centro delle cronache da anni per gli episodi di violenza e spaccio per cui i residenti della zona da sempre chiedono aiuto, qui le cronache).
Una folla di genitori, nonni, ma soprattutto bambini e bambine, ha riempito tutti gli spazi del parco. Moltissime le attività organizzate da ComUnity, grazie alla collaborazione di altre associazioni e professionisti: lo Spazio Baby, pensato per i più piccini e curato da Maria Eugenia Carmona, doula e professionista dell’allattamento (con il fasciatoio per il cambio pannolino); gli Spazi Sensoriali, diverse stazioni con giochi esperienziali gestite e ideate dal collettivo The Nest; lo spazio Arte, curato da Sarah Aller, artista statunitense; lo Spazio Yoga, curato da Elena Gaietta; lo Spazio Musica, con proposte secondo il Metodo Gordon, a cura di Elena Solodkina Studio.
Al di là delle attività proposte, il pomeriggio è stato riempito da attività libere, di gioco libero e di socializzazione. Al centro di tutto, il gazebo di ComUnity, con i volontari impegnati a distribuire frutta fresca per la merenda e a fare attività di sensibilizzazione sulle tematiche che sono care all’associazione (in primis quello dei parchi giochi e dell’offerta di spazi verdi a scopo ricreativo sul territorio) e a promuovere il coinvolgimento della cittadinanza nell’organizzazione di momenti ricreativi collettivi. Momenti di cui – e lo conferma la partecipazione entusiasta all’evento – le famiglie (e non solo) sentono grande necessità.
“Oggi è stato un giorno davvero speciale”, dice Esther Ninno, socia fondatrice e presidente di ComUnity. “Abbiamo sperimentato nel concreto cosa significa essere davvero comunità: questa festa è stata organizzata grazie all’apporto volontario di tante persone, che hanno messo a disposizione le proprie competenze, il proprio tempo, le proprie energie. Lo scopo era quello di stare insieme, con semplicità, condividendo l’uso di spazi che sono di tutti e dedicando del tempo a consolidare relazioni o allacciarne di nuove. Molte delle persone presenti qui oggi ci hanno chiesto di organizzare ancora eventi come questo, anche altrove, e di continuare nel contempo ad impegnarci per il monitoraggio e la tutela dei parchi gioco e delle aree verdi del territorio”.
Proprio per mantenere alta l’attenzione sul tema e misurare in modo accurato i bisogni della cittadinanza, ComUnity lancia una nuova inchiesta, che sta già rimbalzando da un gruppo WhatsApp all’altro: QUESTO IL LINK AL SONDAGGIO.
Al termine, quando si raggiungerà il numero di risposte statisticamente significativo, l’esito del sondaggio verrà condiviso con le istituzioni e quindi diffuso a mezzo stampa – così come era accaduto in occasione della precedente inchiesta, a cui avevano risposto circa 500 famiglie.
La questione è delicata e merita attenzione, non solo in considerazione del percepito della cittadinanza, ma soprattutto perché – come sottolinea l’analisi redatta da Unicef – esiste una connessione diretta tra l’offerta di aree verdi nelle aree urbane e i diritti dei minori. Il diritto al gioco e al tempo libero, allo sviluppo sociale, relazionale e fisico del minore, nonché alla sua salute.
Insomma: per poter avere uno sviluppo ottimale, i bambini e i ragazzi di tutte le età hanno bisogno di spazi di gioco creativi, sicuri, inclusivi e ben curati,al chiuso e all’aperto. L’impegno di ComUnity è che Como possa garantire un’offerta adeguata in questo senso.
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