Erano circa le 11 di sabato, scorso 31 ottobre, quando una Volante della Polizia di Stato durante un normale servizio di controllo ha notato un ragazzo passeggiare tra la gente senza mascherina in viale Giulio Cesare.

Così lo hanno fermato. Durante il controllo il ragazzo, un 19enne italiano, dando le generalità spiegava peò di essere senza documenti.

Capito che nel giro di poco sarebbe stato portato in Questura per accertamenti ha consegnato spontaneamente la marijuana che teneva in tasca (“per uso personale”, ha detto) insieme a contanti per 315 euro.

Troppi soldi, così gli agenti si sono insospettiti e hanno fatto scattare la perquisizione a casa dove è stato trovato uno zaino al cui interno si trovavano circa 150 grammi di altra erba.

Gli agenti si sono spostati nella stanza del fratello gemello del 19enne dove hanno trovato circa un etto di hashish. In questo caso il fratello ha ammesso subito che si trattava di stupefacente pronto per lo spaccio.

“Pertanto – dicono dalla Questura – visto il notevole quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuta e sequestrata, nonché l’attività di spaccio emersa da un controllo del traffico cellulare, i due fratelli venivano indagati in stato di arresto e, su disposizione del Pm. di turno, condotti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza”.

Processo che si è svolto oggi. Il giudice ha confermato i domiciliari in attesa del giudizio definivio.