La Polizia di Stato di Como, ieri, ha denunciato 4 persone per rissa; 2 i fogli di via e un Dacur emessi dal Questore di Como Marco Calì. 3 giovani egiziani con precedenti di polizia per tra i 17 ed i 23 anni, uno del 2002 residente a Seregno, uno del 2006 residente a Cinisello Balsamo, uno del 2008 senza fissa dimora ed un 30enne svizzero incensurato, si sono resi protagonisti di momenti di tensione causati presso la Stazione Como San Giovanni.
Ieri mattina, intorno alle 11.30, durante lo svolgimento del servizio di vigilanza, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Como, sono stati attirati dalle urla di alcuni viaggiatori presenti sul vagone di un treno proveniente da Lugano e diretto a Milano fermo presso la Stazione Ferroviaria di Como San Giovanni. I 4 soggetti avevano iniziato a litigare per via della richiesta da parte del 30enne svizzero ai 3 giovani egiziani, di abbassare la musica, ma la discussione è degenerata fino ad arrivare a maniere più violente creando, così, disordine sul treno per la violenza usata.
Decisivo è stato l’intervento degli agenti della Polizia Ferroviaria di Como, che sono riusciti con professionalità, rapidità ed efficacia a sedare la rissa ed evitare conseguenze peggiori, grazie anche a due pattuglie della Squadra Volante della Questura di Como, giunte prontamente in ausilio.
Dopo aver prestato le necessarie cure mediche, gli agenti hanno portato i 4 presso gli Uffici della Questura di Como, denunciandoli tutti per rissa.
Oltre alla denuncia, per i 2 egiziani di 19 e 23 anni è stato emesso un foglio di via obbligatorio con divieto di fare rientro nel comune di Como per un periodo di sei mesi.
Il 17enne, è invece destinatario di un D.A.C.U.R. della durata di un anno, che gli impedisce di accedere e stazionare all’interno della Stazione di Como San Giovanni. Spiegano dalla questura: “La misura, applicata per la prima volta dalla Questura di Como, trova fondamento nell’innovativa modifica normativa, inserita nel Decreto Sicurezza lo scorso mese di aprile, e che permette al Questore di disporre il divieto di accesso nei confronti di soggetti che siano stati denunciati per reati contro la persona ed il patrimonio, commessi all’interno di stazioni ferroviarie e loro infrastrutture fisse e mobili, non essendo in tali casi più necessaria l’irrogazione preventiva dell’ordine di allontanamento e rendendo immediata ed incisiva l’azione di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica”. E aggiungono: “L’episodio conferma l’attenzione della Polizia di Stato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tutelata dalla sinergia tra la Polizia Ferroviaria e la Squadra Volante di Como che con prontezza e coordinamento sono stati determinanti nel riportare l’ordine in un contesto dove l’afflusso delle persone è elevato”.