RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, Cronaca

Il campeggio di Porlezza non registrava gli ospiti in questura: denunciato il titolare

Nell’ambito dei consueti controlli amministrativi, intensificati in concomitanza con il periodo estivo, la Polizia di Stato di Como, attraverso la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, ha condotto una serie di accurate verifiche presso un campeggio situato a Porlezza.

Durante le ispezioni gli agenti hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione della struttura. In particolare è emerso che il campeggio non ha adempiuto all’obbligo di trasmettere i dati dei clienti che vi soggiornano per periodi inferiori ai 30 giorni, come previsto dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Le indagini hanno rivelato che la struttura non aveva nemmeno richiesto le credenziali necessarie per l’accesso al sistema “Alloggiati Web”, la piattaforma ufficiale utilizzata per l’inserimento dei dati degli ospiti. Di conseguenza, i nominativi dei clienti non erano stati registrati, vanificando il sistema di controllo che ha lo scopo di monitorare le presenze nelle strutture ricettive e contribuire alla prevenzione di attività illecite.

Il mancato rispetto di questo obbligo, che prevede la registrazione e la trasmissione dei dati degli alloggiati, rappresenta una violazione della normativa, sanzionata dall’articolo 17 del TULPS. Per tale ragione, il legale rappresentante del campeggio è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
La Polizia di Stato sottolinea l’importanza di tale obbligo per la sicurezza pubblica, in quanto consente di tracciare le persone presenti nelle strutture ricettive, favorendo l’individuazione di soggetti con precedenti penali e migliorando la prevenzione di potenziali rischi per la comunità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. A Porlezza son tutti evasori? Tempo fa ero lì in gita, ci fermiamo in un locale sul lungolago e ordiniamo degli aperitivi. Al momento di pagare ci sentiamo dire che non va il POS.

  2. Ecco come poi si possono dichiarare redditi da poveracci e pagare pochissime imposte e contributi per poi lamentarsi di avere pensioni da fame ma con ville milionarie, orologi di lusso e auto e barche. Quest’anno lo hanno beccato ma è il solo???

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo