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La gigantesca truffa delle 150 supercar in Svizzera: tre gli italiani coinvolti, la lista di accuse fa impressione

Un 53enne italiano residente in Lombardia e un 43enne sempre italiano ma domiciliato nel Mendrisiotto sono finiti in carcere in Ticino, avrebbero elaborato (con altri personaggi finiti nell’inchiesta) un complicato sistema di acquisto, noleggio e rivendita di auto di super lusso. 150 mezzi in totale.

Lunga la lista di accuse: truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele, cattiva gestione, omissione della contabilità e riciclaggio di denaro (qui i dettagli anticipati da Rsi).

Non solo, in serata sempre Rsi ha fatto sapere che tra gli altri imputati ci sono anche due avvocati: uno di Lugano e un 46enne italiano che avrebbe ottenuto il permesso B grazie, sembra, a un contratto fittizio.

Lo studio del professionista aveva sede in una fiduciaria definita “abusiva” di Mendrisio e ora messa sotto sigilli. E in quell’ufficio avrebbe avuto domicilio peraltro buona parte delle società coinvolte nella vicenda. I reati sarebbero stati compiuti a partire dal 2019.

 

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