Un racconto agghiacciante, 16 anni di violenze tremende subite da una giovane vittima di una coppia, marito e moglie, da cui era ospitata. I due ora sono indagati devono rispondere di “riduzione in schiavitù e violenza sessuale di gruppo”, reati ripetuti nel tempo dal 1999 al 2015.
Secondo le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della questura di Como e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, i fatti sono iniziati appunto nel ’99 quando la ragazza, ospite dei due a Locate Varesino, è diventata maggiorenne. Da quel momento l’incubo, secondo le indagini sarebbe stata sottoposta a “ripetute violenze sessuali, spesso conclusesi con l’infibulazione, e gravi condotte vessatorie, sfociate in rapimenti e sequestri di persona, che non si sono concluse nemmeno quando la stessa è riuscita a fuggire in un’altra regione, venendo lì rintracciata e sottoposta nuovamente a tali atti”.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori “le violenze si sarebbero verificate anche nel corso di riti aventi le caratteristiche tipiche delle messe sataniche, con la recita di litanie da parte degli indagati incappucciati ed al cospetto di crocifissi capovolti”.
Durante la perquisizione eseguita dai poliziotti della Mobile “è stata riscontrata la presenza delle intercapedini in cui la ragazza ha riferito di essere stata segregata durante la sua permanenza presso la casa degli indagati”.
Così gli agenti il 4 ottobre hanno eseguito un’ordinanza del gip di Milano: i coniugi dovranno stare ad almeno 500 metri dalla donna e dai suoi figli e non potranno uscire dal comune di residenza.