La vicenda è drammatica ma è impossibile non evidenziare l’incredibile sangue freddo di un bimbo di nove anni.
E’ successo ieri (domenica 22 settembre) intorno alle 18. Una telefonata alla Sala Operativa della questura di Como invoca una richiesta di intervento. E’ un uomo a chiamare, segnala la presenza di una persona in casa, Centro Storico.
Gli agenti arrivano subito sul posto e il racconto diventa sorprendente: il figlio dell’uomo, nove anni, entrato nel soggiorno di casa ha visto un estraneo. Per quanto spaventato, ha la forza di tornare sui propri passi e di raggiungere la mamma che, in camera da letto, si stava occupando dell’ultimo arrivato di casa, un bimbo di pochi mesi.
Così la madre si è precipitata in salotto e, trovati il ladro intento a rovistare in una borsa, ha iniziato a urlare chiamando il marito che, con una grandissima prontezza (e, oggettivamente, molto coraggio) ha bloccato il malvivente e lo ha spingto fuori dall’appartamento.
Quindi, ha chiamato la polizia.
Nonostante il tempo della telefonata e il tragitto verso l’abitazione, gli agenti sono riusciti prontamente a fermare il ladro che, secondo le ricostruzioni, è entrato dal cortile e, trovata aperta la porta dell’appartamento, ha pensato di avere gioco facile. Senza fare i conti con un eccezionale bambino.
Arrestato, è stato portato in camera di sicurezza. Stamani il processo per direttissima in Tribunale che ha portato alla convalida del fermo. Come spesso avviene sono astati chiesti i termini a difesa: udienza il 27 settembre. Per il ladro è stato stabilito l’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria in Questura ogni giorno alle ore 18.00.