E’ successo ieri mattina quando un equipaggio della Volante della questura ha notato, in via Bellinzona, una donna che “si intratteneva a parlare con un uomo anziano, molto distinto”.
Alla vista degli egenti la donna “con fare sospetto, si allontanava celermente”.
Così i poliziotti la hanno raggiunta per un controllo. Ha mostrato una carta di identità romena e dichiarato di essere domiciliata in provincia di Milano “senza però riuscire a dare agli operatori una valida spiegazione del perché si trovasse in quel luogo”.
L’anziano ha poi raccontato come poco prima dell’arrivo della polizia la donna lo avesse avvicinato chiedendo che ore fossero e di aver notato come guardasse con insistenza l’orologio, del valore di circa 2mila euro. Ha poi confermato che, alla vista della volante, la donna si è allontanata rapidamente.
Accompagnata in questura è stata identificata, è una 30enne con “numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare per furto e furto con destrezza mediante l’utilizzo della “tecnica dell’abbraccio” reato, quest’ultimo, per il quale la donna aveva riportato anche una condanna nel 2018, oltre a due divieti di dimora nelle provincie di Parma e Mantova inflitti dalle rispettive autorità giudiziarie”.
A suo carico è stato emesso un provvedimento di allontanamento dall’Italia che dovrà rispettare entro dieci giorni.
2 Commenti
ah ah ah! il provvedimento di espulsione.
Come i 4 dati all’assassino di Don Roberto o i 2 dati al violentatore di viale Giulio Cesare.
RIDICOLO!
Ma che cosa serve espellere questa “marmaglia” se dopo 5 minuti ce la ritroviamo ancora qui?