Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio programmati dalla Questura, nella serata di ieri personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Como, assieme a personale del reparto Prevenzione Crimine Lombardia, dalla Polizia Locale di Como e dal Personale dell’ATS Insubria, ha proceduto al controllo del “Caffe Mondo” in via Milano 222.
La verifica è scattata dopo che alcuni residenti si erano già rivolti al Questore tramite un esposto circa i disagi vissuti a causa della difficile convivenza con il locale.
Dopo un accurato controllo avventori da parte degli operatori della Polizia di Stato, gli Ispettori dell’ASL e gli agenti della Polizia Locale addetti alla sezione Commercio hanno proceduto ad attente verifiche circa il rispetto della normativa in materia igienica sanitaria ed esercizi pubblici, riscontrando la non conformità dell’esercizio in relazione alle norme poste a tutela delle condizioni strutturali dei locali, di quelle riguardanti le attrezzature utilizzate nel bar e di quelle inerenti al rispetto dell’igiene nella lavorazione degli alimenti, delle condizioni di pulizia e sanificazione, delle materie prime, semilavorati e prodotti finiti pronti a essere somministrati alla clientela.
Inoltre la dichiarazione certificata di inizio attività non risultava coerente con l’attività effettivamente accertata: a fronte di un’attività dichiarata di ristorazione e somministrazione di alimenti, bevande e panini, identificabile come attività di bar e caffetteria, si riscontrava invece la presenza di una vera e propria attività di ristorazione con la presenza di carne, pesce, verdure, gelatine e altro ancora.
Per quanto riguarda le condizioni strutturali e le attrezzature, le strutture non soddisfacevano i prerequisiti previsti per la specifica attività attualmente svolta, i locali e gli spazi non erano utilizzati in relazione alla destinazione d’uso prevista.
Sono quindi stati distrutti circa 26 kg di alimenti, conservati in pessime condizioni igieniche.
Il titolare è stato diffidato a rispettare la destinazione d’uso della SCIA dichiarata e ad astenersi dal proseguire l’attività di ristorazione non essendovi le condizioni strutturali nonché di rispetto della normativa vigente.
Infine, diversi iiverbali di contravvenzione comminati.
Controlli di questa stessa natura sono annunciati a oltranza sull’intero territorio cittadino.