RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, Cronaca

VIDEO Como: il coltello da caccia nascosto e i calci agli agenti, gli abusivi al Cash and Carry, i controlli nei bar. Le operazioni della Polizia di Stato

La Polizia di Stato è intervenuta nell’area dell’ex magazzino “Cash and Carry” di via Grandi rintracciando 5 persone, tutte extracomunitarie e senza fissa dimora, risultate regolari sul territorio fatta eccezione per un marocchino di 26 anni, già destinatario di espulsione e Ordine del Questore a lasciare il territorio risalenti a settembre 2023. L’uomo è stato portato in Questura ed identificato. Dagli approfondimenti è emerso come avesse collezionato durante i vari controlli di polizia svariati alias ed è stato denunciato per l’inosservanza all’Ordine del Questore e affidato all’Ufficio Immigrazione per le pratiche di espulsione. Lo stesso verrà affidato ad un CPR sul territorio.

L’attività di controllo del territorio di ieri, 8 maggio, è stata ulteriormente implementata da 4 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano che insieme con le volanti hanno effettuato posti di controllo nelle zone di accesso e di uscita della città di Como nonché in quei locali pubblici e zone dove le segnalazioni da parte dei cittadini sono più frequenti.

Durante il servizio sono state identificate 128 persone, 19 delle quali con precedenti penali o di polizia, sono stati effettuati 6 posti di controllo nei quali sono state controllate 54 autovetture, infine 3 sono gli esercizi pubblici ispezionati.

Durante le attività degli equipaggi in città, nei pressi del Tempio Voltiano, le volanti sono intervenute a seguito di una segnalazione giunta al 112 di una persona in stato di difficoltà psico motoria, ed hanno arrestato un cittadino polacco di 34 anni, mai censito negli archivi di polizia, per resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e detenzione illegale di armi. Nelle concitate fasi della sua identificazione i poliziotti hanno notato che dietro la schiena l’uomo celava una fondina agganciata alla cinta dei pantaloni e all’atto di procedere alla perquisizione l’uomo reagiva violentemente scalciando nei confronti degli agenti che riuscivano comunque a bloccarlo e a impedirgli di estrarre un coltello da caccia lungo 20 cm con tira pugni incorporato.

Il P.M. di turno avvisato dell’arresto, ha disposto il processo per direttissima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. che bello fare leggi inutili che non trovano mai applicazione. Credo proprio cheu n oquando la scrive e fa approvare si sente proprio tronfio e godurioso.
    Inutile continuare ad emettere certificati di espulsioni che poi per mille motivi diversi non riusciamo veramente mai ad eseguire. Ancora non abviam capito che le espulsioni son inutili?

  2. La polizia impedita nello svolgimento del suo lavoro da leggi inadeguate, da mancanza della certezza della pena, assurde le polemiche sull’ uso dei manganelli, chi forza i blocchi dovrebbe avere a che fare con direttive ben diverse dai semplici manganelli, e non dico altro.
    Ridicolo parlare di fogli di via agli irregolari di cui fanno collezione ben sapendo che non gli succedera’ nulla ignorandoli, ridicolo chiudere un bar per 20 giorni ben sapendo che dopo ricomincera’ come prima, inconcepibile che un poliziotto possa venire accoltellato senza usare le armi in dotazione. Avanti cosi’, continuiamo ad essere permissivi ed indulgenti……

  3. Persone pericolose, le vediamo tutti, che rischiano di ripetere quello che è successo a Milano stanotte, dove un pregiudicato marocchino pluriespulso ha quasi ucciso a coltellate un agente.

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo