La Polizia di Frontiera e l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) hanno stretto un patto per “una cooperazione transfrontaliera attraverso la creazione di pattuglie miste italo- svizzere. L’obiettivo è la lotta alla migrazione illegale nell’area transfrontaliera”. Secondo quanto si apprende le pattuglie “dopo una formazione congiunta effettuata negli scorsi mesi, sono ora pronte ad essere impiegate. Le due forze coopereranno nel quadro delle loro rispettive competenze”.
Di fatto: “Tenuto conto dell’accordo sulla cooperazione di Polizia e doganale tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Consiglio Federale Svizzero entrato in vigore il 01 novembre 2016 e della dichiarazione congiunta per la definizione delle modalità operative firmata oggi dal prefetto Massimo Bontempi per l’Italia e dal Direttore dell’AFD Christian BOCK per la Confederazione Elvetica, le pattuglie miste diventano oggi una realtà”.
Tutto nel rispetto delle singole sovranità, spiegano infatti dalle forze dell’ordine: “Durante l’esecuzione dei servizi in argomento gli agenti di uno Stato che operano sul territorio dell’altro stato, sono di ausilio ed assistenza agli agenti di quest’ultimo e non possono eseguire autonomamente misure di Polizia. Il servizio sarà svolto nelle aree di confine del Canton Ticino e nelle Province di Como e Varese. In data 13 marzo il servizio di pattugliamento diventerà pienamente operativo con la prima pattuglia mista sul territorio svizzero. La stampa è invitata sin da ora per assistere e documentare lo storico evento”.