Una giornata campale, un momento di festa, un significato simbolico che va ben oltre il poter salire un po’ più in alto per vedere un film. L’inaugurazione della balconata del Cinema Astra, tenutasi ieri, mercoledì 29 gennaio, è stata la meta di un percorso iniziato più di 5 anni fa con l’improbabile sfida di riaprire un cinema da rimettere completamente a norma e tante tappe, più o meno accidentate, che però hanno creato un legame speciale tra questa storica sala e tante persone che la conoscevano già o l’hanno scoperta.
Il momento più istituzionale si è tenuto nel pomeriggio, prima della proiezione del Cineforum: Don Enzo Ravelli, parroco di San Bartolomeo, Michele Luppi, presidente della cooperativa Astra 21, Nicola Curtoni, coordinatore del cinema, Francesca Caminada e Matteo Torri, presidenti uscente e attuale dell’associazione Amici dell’Astra, hanno voluto soprattutto ringraziare tutti i soggetti coinvolti nel recupero della sala comasca, dai tecnici impegnati nei lavori di adeguamento, alla cittadinanza che ha sempre risposto alle raccolte fondi e ora alla programmazione cinematografica, a naturalmente gli sponsor che hanno permesso di raggiungere il traguardo più velocemente.
Presenti, infatti, i principali donatori della prima campagna “SalviAmo l’Astra”, lanciata nel 2020 e che ha portato alla riapertura del cinema nel 2022, e della seconda, “RiapriAmo la balconata”, che ha permesso oggi di arrivare alla massima capienza di 320 posti. Francesco Terrazzani, amministratore delegato di Como 1907, Platinum Sponsor del progetto, ha ricordato come la società, di fama sempre più internazionale, continui a credere nella comunità locale, cercando di appoggiarla economicamente. “Io vengo da Treviso, una città molto simile a Como, e credo che in ogni città a misura d’uomo, debba esserci un cinema e luoghi come questo, perché rispecchiano il cuore e l’anima di tutti noi, senza dimenticare l’aspetto culturale e di servizio a cittadini e turisti”.
“Un cinema vive per le persone che ci entrano, non solo per le immagini che vengono proiettate” ha commentato Angelo Porro, presidente di BCC Cantù, che da due anni sostiene in particolar modo la rassegna del Cineforum, e di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che fu fondamentale soprattutto per avviare la prima campagna. “Noi vogliamo continuare ad aiutare chi lavora bene e la Cooperativa Astra 21 ha dimostrato di crederci, di saper fare e di rimboccarsi le maniche”.
Giorgio Selis, presidente dell’Associazione La Stecca, unione delle classi di Como dal 1908, ha ritrovato proprio nel motto “l’unione fa la forza” la matrice delle diverse iniziative volute e organizzate dalle varie classi, dai film ballati e cantati, alle serate con Pietro Berra, al concorso fotografico ancora in corso, mentre Stefano Rudilosso, per Confindustria e Unindustria, ha ricordato come l’Astra sia soprattutto un presidio culturale, fondamentale anche per la crescita dei giovani, un luogo multifunzionale per dare nuova vitalità alla città.
Per le istituzioni, erano presenti anche Enrico Colombo, assessore alla Cultura del Comune di Como, e don Fausto Sangiani, provicario generale della Diocesi di Como, altro soggetto portante del recupero del cinema. A tagliare il nastro Francesco Gelati, proiezionista all’Astra fin dal 1968 e oggi in pensione ancora tra i più assidui volontari.
Sono stati poi ringraziati anche tutti gli altri sponsor che a diverso titolo hanno contribuito al progetto di riapertura di cinema e balconata: Immobiliare Grifone, Temas Engineering, CISL dei Laghi, Cobra srl, Living Divani, L’albero di Momo, Rivo Gin – Magi Srl, Associazione Sguardi, Zanotti Orafo oltre al sostegno di Regione Lombardia, PGA srl e Confcooperative.
A dimostrazione della vitalità più volte ricordata, il più grande merito è stato attribuito per tutta la giornata ai volontari che, da piccolo gruppo di “folli” sono ora diventati un’associazione che ogni giorno aiuta con la presenza in sala ed eventi partecipati, e al pubblico che continua a rispondere positivamente e affettuosamente a ogni appello e a ogni iniziativa cinematografica. Come ha dimostrato infatti il sold out alla serata di inaugurazione in cui, alla proiezione del film Berlinguer – La grande ambizione, è seguito un interessato e partecipato dibattito con il regista del film Andrea Segre, anche sociologo e scrittore, che ha affrontato diversi temi, alimentando “l’ambizione” e non “l’illusione” di progetti come questo.
“Difficile oggi non pensare al Teatro di Rebbio che all’improvviso si trova ad affrontare le stesse difficoltà che ha incontrato l’Astra (qui le cronache) ” tiene peraltro a sottolineare Nicola Curtoni “da domani cominceremo a pensare come aiutarli perché possa anch’esso riaprire il prima possibile. Quanto all’Astra, il futuro è tutto da scrivere, sicuramente ci saranno ancora interventi da fare, ma la riapertura della balconata ci permette di aprirci a tante nuove idee, sempre auspicando il sostegno di sponsor e istituzioni”.
“È bello celebrare questa tappa come una vittoria non di qualcuno ma di un’intera comunità radunata attorno a quel sogno immaginato per primo da don Fossati e arrivato fino a noi. Con la speranza di poterlo tramandare alle prossime generazioni” la chiosa di Michele Luppi, cui hanno fatto eco i rappresentati dell’associazione Amici dell’Astra. Francesca Caminada, tra i fondatori della stessa e prima presidente, oggi tra i dipendenti della cooperativa, ha voluto ripercorre velocemente le tappe che, attraverso pandemia, incertezze e tanto calore umano, hanno portato a questa grande soddisfazione: “Mi sono arresa a pensare che è impossibile riuscire a ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito alla rinascita del Cinema Astra, ma penso che il più grande ringraziamento per noi e per queste persone sia proprio essere qui oggi, seduti in platea a o in balconata, perché vuol dire che ce l’abbiamo fatta e che noi abbiamo bisogno di Astra come Astra ha bisogno di noi”. Suo successore alla presidenza, Matteo Torri, ha ricordato come i principi del Manifesto scritto nel 2020 siano tutt’oggi validi: “Il Cinema Astra è un cinema di comunità, è un cinema partecipato, unisce tradizione e innovazione: ora vogliamo coinvolgere sempre più persone, enti e altre associazioni culturali per rilanciare ancora di più questi concetti”.
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