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Fili di seta e visioni contemporanee: ecco l’Eterno Desiderio di Miniartextil 2025. Programma straordinario

“Il desiderio è il contrario della morte. Perciò il piacere è un breve istante di vita pura”, scriveva Cesare Pavese nel “Il mestiere di vivere, Diario 1935 – 1950. È proprio questa la scintilla da cui nasce l’edizione 2025 di Miniartextil, la mostra internazionale d’arte tessile contemporanea che trasforma, ancora una volta, il Palazzo del Broletto di Como in uno spazio di ispirazione, contemplazione e dialogo.

Dal 9 agosto al 21 settembre, la rassegna, organizzata dall’associazione culturale Arte&Arte, con il patrocinio del Comune di Como, Regione Lombardia e la collaborazione di Fai (Fondo Ambiente Italiano), porta in città 68 opere: 54 minitessili selezionati tra 150 candidature e 14 installazioni di grande formato, in arrivo da artisti di dodici Paesi, tra cui Austria, Corea del Nord, Finlandia, Iran, Giappone, Germania, Polonia e Svizzera.

La mostra si terrà a Palazzo del Broletto, tutta la settimana dalle 11 alle 19:00, tranne lunedì giorno di chiusura. L’ingresso intero costa 7 euro, per maggiori informazioni basta andare sul sito www.miniartextil.it

Un tema che tocca l’anima

“Eterno desiderio” è il titolo scelto per questa 34esima edizione, e rappresenta una riflessione profonda su una delle pulsioni più intime e durature dell’animo umano. Il desiderio come forza creativa che non chiede di essere posseduta, ma vissuta, intrecciata, scolpita nella materia. Un filo invisibile, eppure tenace, che unisce i gesti quotidiani, le relazioni, la ricerca di senso.

“Non è solo sentimento ed emozione – spiega Sergio Gaddi, uno dei curatori della mostra, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia – è rigore mentale. È il pensiero che si trasforma in opera. Nel minitessile, più che mai, questo pensiero deve essere chiaro, netto, potente. Come un Caravaggio che sa vedere ciò che altri non vedono”.

A curare la mostra insieme a Gaddi anche Chiara Ghizzoni e Mimmo Totaro, storico promotore della manifestazione. Quest’ultimo ha sottolineato l’alto livello delle adesioni, frutto anche della stretta collaborazione con le gallerie milanesi: “Il tema quest’anno amplia le sensazioni – sottolinea Totaro – va oltre, esplora il contatto con l’esterno. La selezione è stata intensa e le opere esposte formano un percorso visivo e sensoriale condiviso”.

Uno scrigno d’arte nel cuore di Como

Il Palazzo del Broletto, edificio gotico-romanico con facciata a fasce marmoree bianche e grigie, accoglie Miniartextil, un tempo sede comunale, oggi centro culturale, il Broletto si trova accanto al Duomo ed è diventato il simbolo della sinergia tra la storia della città e la sua spinta verso la contemporaneità.

“Miniartextil è uno dei vanti di Como – afferma il sindaco Alessandro Rapinese – una mostra che unisce creatività comasca e respiro internazionale. Ha stimolato il panorama culturale e ha contribuito in modo essenziale al riconoscimento Unesco della nostra città come Creative City per l’artigianato“.

E proprio il legame tra tradizione e innovazione emerge forte dalle parole di Enrico Colombo, assessore alla Cultura: “Il Broletto è stata per tanti anni la casa dei comaschi. Ospitare qui Miniartextil significa riconoscere come questa mostra sia uno dei pilastri che ha portato Como ad essere città creativa Unesco”.

Un viaggio tra fili, emozioni e incontri

Il percorso espositivo si articola tra minitessili e grandi installazioni, ma anche progetti multimediali, laboratori, eventi musicali e incontri culturali. Una rassegna che non si limita a mostrare l’opera finita, ma invita a vivere il processo creativo, a cogliere il gesto dell’artista, il nodo che trattiene un’emozione, la superficie che restituisce un ricordo.

La storia di Miniartextil

Miniartextil è nata nel 1991 come mostra di opere tessili di piccolo formato di artisti italiani, ma in oltre trent’anni si è trasformata in una piattaforma di ricerca artistica riconosciuta a livello internazionale. Ha ricevuto nel 2010 l’Abbondino d’Oro dal Comune di Como e nel 2011 l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Negli anni è diventata anche itinerante, portando l’arte tessile comasca a Parigi, Venezia, Montrouge, Caudry e in altre capitali culturali europee.

Un “eterno desiderio” da osservare, toccare, vivere

Miniartextil 2025 invita a rallentare lo sguardo, ad ascoltare ciò che la materia racconta, a seguire il filo invisibile del desiderio che attraversa il tempo, le culture, le anime degli artisti e dei visitatori. In un mondo dominato dalla velocità e dalla frammentazione, la fiber art si fa rifugio e specchio, memoria e possibilità. Un desiderio, eterno, di bellezza e connessione.

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