Durante l’ultima edizione di Milano Unica (8-10 luglio), presso il proprio stand PAD 1 STAND F20-F22, Seterie Argenti ha scelto di andare oltre l’evento in sé e presentare l’artista Fabiola Porchi e alcune sue opere. Ma quest’anno è arrivato anche un grandissimo riconoscimento per la storica impresa comasca: il per aver partecipato – con poche altre aziende – a Milano Unica sin dalla prima edizione, 20 anni fa esatti.
“Con profonda gratitudine e a nome del Comitato di Presidenza mi rivolgo a lei, che ha scelto di accompagnarci in questo lungo e straordinario percorso sin dalla prima edizione di Milano Unica – si legge nell’invito al momento celebrativo firmato dal direttore generale della fiera, Massimo Mosiello – Sono passati vent’anni da quel primo appuntamento. Un traguardo che non sarebbe stato possibile raggiungere senza il suo costante sostegno, la sua fedeltà e la fiducia che ha sempre rinnovato nei confronti della nostra manifestazione. La sua presenza ha rappresentato, e continua a rappresentare, un pilastro fondamentale per la crescita e l’evoluzione di Milano Unica. È pertanto con piacere che desideriamo invitarla a un pranzo speciale, pensato per celebrare questo importante anniversario con tutti coloro che hanno condiviso con noi ogni singola tappa del cammino, dimostrando la forza, la creatività e la capacità imprenditoriale che vi contraddistinguono e che tutto il mondo ci riconosce”.
“Questo momento di convivialità – si chiudeva l’invito – sarà un’occasione per celebrare questo percorso che prosegue da anni e che continua ad avere un futuro grazie al coraggio e alla passione che mettete nel vostro lavoro. Siete la storia del tessile italiano e contribuite, con il vostro impegno a dare valore al nostro Made in Italy”.
Tornando allo stand ‘vetrina d’artista’ allestito con l’artista Fabiola Porchi, di seguito la nota di accompagnamento diffusa dall’azienda.
SETERIE ARGENTI PRESENTA L’ARTISTA FABIOLA PORCHI
Quanto ci sia di genetico e quanto formativamente si è poi declinato e approfondito negli studi e nella verticalissima esperienza, certo è che l’affondo nella materia di Fabiola Porchi è anche una continua e sorprendente prova d’autore e similitudine di arte tessile.
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Le sue esplosioni trimensionali nei cloque di ceramica, le stratificazioni jacquard a mo’ di matelassè ibridi di polveri rapprese, e quelle suggestioni di stampe d’ombra, suggeriscono corrosioni “ossidate”, ricami elastici ed effetti retrattili.
I colori sono solo apparentemente acromatici; in realtà il nero carbonchio e il bianco gesso come un certo grigio lavico fanno sì che i corpi animali, ossessione e rimando infinito di Fabiola, nel loro accatastamento primordiale, rassegnati e apparentemente disperati, in realtà pulsino di vita possente. Fili di cotone, come trame fantasia ad effetto, attraversano gli orditi con muscolare espressione di quel “brutalismo romantico”, trend ormai sempre più urgente.
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Il caos animale è metafora del coacervo di paure, ansie, frustrazioni umane e la materia si piega, si contorce, si scioglie in soluzioni cianidriche fuori scala, moduli disobbedienti di organze crude, buratti rappresi, crini sfilacciati.
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La natura è madre negli effetti corteccia e ricami d’albero, i mari sono bolle tridimensionali, il fuoco vulcani mai estinti e il cielo accumuli stratiformi di nuvole grevi color piombo. Restano così inevitabili grumi metastatici di dolore, forse salvifici.
FABIOLA PORCHI (1991) BERGAMO
si forma nel Metodo Bruno Munari® e nel 2024 consegue con lode il diploma in Pittura e Linguaggi Visivi presso l’Accademia Aldo Galli – IED Network di Como, sotto la guida di docenti di rilievo come Giacinto Di Pietrantonio, Debora Hirsch e Vincenzo Marsiglia. La sua più recente partecipazione espositiva è alla mostra collettiva dal titolo Sotto lo stesso albero, a cura di RAVE East Village Artist Residency, tenutasi a Udine da giugno a ottobre 2024, dove ha esposto insieme ad artisti come Maria Elisabetta Novello, Eleonora Rinaldi, Giuseppe Stampone. A giugno 2025 si classifica al secondo posto nel premio Giovanarte curato da Chiara Canali. Nell’ottobre 2024 vince il Premio Michele Cea – IX edizione, con l’opera Predestinazione, esposta presso l’Ex Fornace Gola di Milano con inserzione su Arte (Cairo Editore) #614. Nello stesso anno è protagonista di un’intervista curata da Eleonora Bianchi per il magazine Espoarte #126. Già nel 2023 realizza la copertina del numero #72 di Artribune, edizione di maggio-giugno. https://exibartprize.com/fabiolaporchi/Partecipa/Realizza/Espone
Nel 2022 partecipa alla prima edizione di Designing Art – Aldo Galli Prize vincendo il primo premio con l’opera Mutilazioni.
Nel 2023 partecipa alla collettiva ABECEDARIO con la galleria Artra di Milano.
Nel 2023 viene selezionata per il Premio Nazionale delle Arti per la sezione pittura con l’opera Mostri di una società senza dolore.
Nel 2023 viene selezionata per il bando europeo Shaping the future che terminerà con una mostra presso l’ADI Museum di Milano a maggio 2024.