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Grandi notizie, finalmente riapre San Pietro in Atrio con la mostra ‘RI-trovamenti. 7.000 anni di storia comense’. Colombo: “Grazie alla Società Archeologica”

Riapre lo spazio espositivo della ex Chiesta di S. Pietro in Atrio con una mostra intitolata “RI-trovamenti. 7.000 anni di storia comense”, aperta al pubblico dal 3 dicembre 2022 fino al 16 aprile 2023, con progetto espositivo a cura di Barbara Grassi, Stefania Jorio, Fulvia Butti. L’esposizione presenta al pubblico il frutto degli scavi e delle ricerche promossi negli ultimi anni a Como e nel suo territorio, ricco di testimonianze dell’Antico: la capillare revisione dei reperti provenienti da vecchie indagini archeologiche ha permesso la rilettura di reperti già noti, alla luce delle moderne metodologie di studio, che si sono sommati a novità di rilievo in questo campo.

L’esposizione comprende vari reperti che sono dunque il risultato del lavoro degli archeologi (scavo, catalogazione ed edizione scientifica dei dati). Il passato si svela grazie alla scoperta di importanti siti che costellano il territorio e fanno trapelare la ricchezza della sua storia: da Anzano del Parco frequentato da 7000 anni, a Cremia che ha restituito reperti eneolitici e tardoromani, dalla necropoli della Ca’ Morta che stupisce per la sua vastità e durata, alla città di Como con la sua articolata storia. Dalla città comasca sono stati restituiti l’elegantissimo mosaico policromo di via Diaz, i frammenti da via Perti e i reperti dalla villa di via Zezio, che si rivela come un complesso di elevatissimo livello e di lunga durata. Ma naturalmente la storia cittadina non si esaurisce con la tarda antichità, e una vetrina è dedicata a una selezione di vasellame e di vetri medievali.

La mostra è il frutto dell’attività della Soprintendenza e del contributo di varie Università ed esperti, e celebra due anniversari importanti per la comunità: i 150 anni dell’istituzione della Rivista Archeologica Comense, che costantemente pubblica i rinvenimenti e le ricerche del nostro territorio e i 120 anni della Società Archeologica Comense, nata per finanziarla. Un fil rouge collega i pionieri della ricerca archeologica ottocentesca agli studiosi di oggi che possono contare su approcci metodologici multidisciplinari e innovativi.

“Per l’Amministrazione del Comune di Como è un orgoglio riaprire lo spazio di San Pietro in Atrio alla nostra comunità con la mostra “Ri-trovamenti” curata della Società Archeologica Comense, uno dei fiori all’occhiello del panorama culturale cittadino e dalla Soprintendenza, ente al quale dobbiamo molto –  dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Como Enrico Colombo. L’allestimento ci permette di rivivere le tappe fondamentali del nostro passato che ha la peculiarità di mostrare reperti inediti che provengono non solo dal capoluogo, ma da tutto il territorio Comense. Una esposizione che ci lega ancora di più il capoluogo al suo territorio, in un percorso di crescita e sviluppo condiviso”.

 La mostra è organizzata da:

Comune di Como

Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese

Società Archeologica Comense

Con il Patrocinio ed il contributo di:

Comune di San Fermo della Battaglia

Parco Spina Verde

Camera di Commercio Como-Lecco

Fondazione CARIPLO

 Coordinate mostra:

Titolo | RI-trovamenti. 7000 anni di storia comense

Sede | San Pietro in Atrio, via Odescalchi 3, Como

Durata | dal 3 dicembre 2022 al 16 aprile 2023

Inaugurazione | 2 dicembre ore 17.00

Orari e ingressi del Museo | martedì / domenica 10.00 – 18.00

  

 

 

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