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Cultura e Spettacolo

Il Lago di Como magico palcoscenico: torna il Festival Musica sull’Acqua e festeggia 20 anni di emozioni

Nel 2024 il Festival Musica sull’Acqua festeggia la sua ventesima realizzazione: vent’anni di musica, grazia e bellezza che hanno avuto come protagonisti artisti di prestigio internazionale e giovani talenti, appassionato il pubblico locale e turistico, e coinvolto realtà e istituzioni locali. Un traguardo del quale gli organizzatori sono orgogliosi e che contribuisce a rendere Colico e il Lago di Como uno scenario privilegiato per gli amanti della musica classica e della natura (qui tutte le info).

Il tema di questa edizione così importante è quello della “Creazione”. I celebri nomi di Maria João Pires (pianoforte), Giuliano Carmignola (violino) e Sara Mingardo (contralto) spiccano tra i partecipanti ai 15 appuntamenti in cartellone, ulteriormente impreziosito dalla partecipazione di Gilles Apap (violino), Roberto Armocida (saxofono), Simone Briatore (viola), Anton Dressler (clarinetto), Thibaut Garcia (chitarra), Myriam Lafargue (accordeon), dei violoncellisti Sebastian Klinger e Amalie Stalheim e dei pianisti Ingrid Fliter e André Gallo.

“La Creazione è un atto deliberato che porta all’esistenza ciò che prima non esisteva” spiega Francesco Senese, Direttore Artistico del Festival. “Oggi, davanti alla potenza creativa dei grandi Maestri di ogni tempo, per non rischiare di perdere il patrimonio che ci hanno donato e per godere l’opportunità di farci ispirare e guidare, dobbiamo creare condizioni speciali che favoriscono la possibilità di un ascolto più attento e di una comprensione più profonda.”

L’edizione è dedicata a Claudio Abbado, di cui ricorre il decennale della scomparsa: una figura che continua a ispirare per la sua dedizione ai giovani e alla promozione della cultura, dell’educazione e della bellezza. Il segno di Abbado è riconoscibile nella presenza di musicisti a lui molto cari, come Carmignola, Mingardo e Pires. “Questa dedica non vuole essere un ricordo, ma una ripresa del suo impulso generatore e rigeneratore, attraverso la ricerca e lo studio, che per lui era infinito. Per questo, le pagine che lui usava riprendere negli anni risultavano poi sempre nuove e profondamente diverse. Allo stesso modo, festeggiando il nostro Ventennale intendiamo gettare i semi per un rilancio, con la responsabilità di prendere e portare avanti il suo testimone”, spiega ancora, con emozione, Francesco Senese.

I giovani al centro della musica: MACH Orchestra

I giovani di MACH – Music, Art, Creativity Hub sono sempre più al centro della programmazione e arrivano da tutto il mondo per parteciparvi. MACH è il poliedrico incubatore di creatività e talenti, nato dall’esperienza degli Atelier della Scuola “Goitre” di Colico. I musicisti di MACH Orchestra (18-28 anni) e MACH Youth Orchestra (12 ai 18 anni) seguiranno un intenso programma di crescita artistica e personale, preparandosi ad essere protagonisti di sei appuntamenti del Festival. Oltre che dal Direttore artistico Francesco Senese (violino, Orchestra Mozart, Orchestra del Festival di Lucerna, Conservatorio di Como), saranno guidati da prime parti di importanti orchestre e da solisti di fama mondiale: Giuliano Carmignola (violino solista, artista Deutsche Grammophon), Tomoko Akasaka (viola, dalla Münster Musikhochschule), Patrizio Serino (violoncello, dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), Antonio Garcia Araque (contrabbasso, dalla Orquesta Nacional de España, Orchestra Mozart ed Escuela Reina Sofia).

Di particolare rilievo saranno il concerto della MACH Youth Orchestra, con la partecipazione straordinaria di Maria João Pires, e i due concerti conclusivi di MACH Orchestra con Giuliano Carmignola, diretti da Diego Matheuz, altro musicista assai caro ad Abbado, di cui è stato assistente per molti anni.

Incontri speciali

Per dare voce ancora più profonda alla dedica ad Abbado, sono in programma due incontri per dialogare con giornalisti e autori a lui particolarmente vicini. Il 12 luglio Helmut Failoni e Francesco Merini introducono il loro documentario “L’altra voce della musica – in viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e L’Avana”; il 15 luglio Angelo Foletto presenta il libro “Ho piantato tanti alberi – Claudio Abbado, ritratti recensioni interviste”.

I luoghi del Festival

A fare da degna cornice a tale intreccio di bellezza saranno alcune tra le location più suggestive del Lago di Como, che fanno echeggiare la potenza emozionale della musica in modo unico tra architettura, arte, storia e natura: tra le sedi di Colico non può mancare l’Abbazia di Piona, gioiello dell’Architettura romanica lombarda, il Parco di Villa Osio “coi piedi nel lago”, le Chiese di San Giorgio e di San Bernardino in Villatico, l’incantevole Spiaggia Selvaggia e il Parco Cariboni. A Varenna, Villa Monastero, considerata uno dei principali siti storico-paesaggistici del territorio, la Chiesa di San Giorgio, con la sua pavimentazione di incredibile marmo nero. Tappe da non perdere il Museo Barca Lariana a Pianello del Lario e le serate a Gravedona, nell’imponente Palazzo Gallio e nella Chiesa di Santa Maria del Tiglio. Il concerto conclusivo si terrà nella magnifica Basilica di San Fedele di Como.

“Siamo convinti che la Natura e la bellezza di alcuni luoghi speciali siano la migliore condizione perché novanta minuti di musica dal vivo diventino un indefinito attimo di raccoglimento, crescita, comunione, condivisione. Sia per i musicisti, che creano momento per momento la loro interpretazione irripetibile. Sia per il pubblico, che alimenta il proprio animo con la Bellezza. La quale sempre ispira e quindi sempre porta ognuno di noi a creare: pensieri, parole, azioni, progetti il cui impatto è necessario che sia positivo e costruttivo, per poter generare tutti insieme gioia e armonia” conclude Francesco Senese.

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