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“Io sono un’oca”. A Como il teatro visionario di Lucilla Giagnoni con un monologo che trasforma lo stereotipo in potenza

“Io sono un’oca”: inizia così lo spettacolo Magnificat di e con Lucilla Giagnoni, in scena venerdì 9 maggio alle 19:30 al Teatro Accademia dei Trasformati (Via Pastrengo, 15, Como). L’attrice torna anche quest’anno a partecipare a Gener-Azioni, la rassegna teatrale organizzata da Confcooperative Insubria, Consorzio Abitare e Piramide Engineering, con la direzione artistica di AttivaMente e il contributo di Fondazione Cariplo e BCC Cantù. Scritto dall’attrice stessa, con Maria Rosa Pantè e la musica di Paolo Pizzimenti, il monologo rappresenta il terzo capitolo della sua Trilogia dell’umanità, che comprende anche Ecce Homo e Furiosa mente, e intreccia riflessione, poesia e ironia.

L’incipit, che appare provocatorio e irriverente, svela subito il suo vero significato e la sua profondità. Il termine oca, associato a una donna, oggi non è certo un complimento, ma cambia prospettiva grazie a questo spettacolo, che ne riscopre l’antico e potente significato simbolico. Considerato il volatile che intermediava tra le persone e il mondo superiore, l’oca anticamente era molto venerata. Uccello solare, associato alla vita, alla creazione e alla rinascita, rappresentava la fertilità femminile, la maternità e il desiderio di prendere il volo.

Con la giusta dose di ironia, Lucilla Giagnoni torna nuovamente sul palcoscenico del Teatro Accademia dei Trasformati affrontando il tema del femminile come energia vitale presente in ogni essere vivente, in dialogo con il maschile. L’animale diventa la guida silenziosa di uno spettacolo che parla di cura, rigenerazione e trasformazione. È infatti il Gioco dell’oca a dettare il racconto. Un gioco esoterico in cui ogni casella rappresenta la vita con slanci in avanti e battute d’arresto. L’attrice lancia i dadi e la sua pedina si muove tra simboli come il ponte, il pozzo e il labirinto che offrono lo spunto per dar voce a vari racconti. Il risultato è uno spettacolo ricco di contenuti e riflessioni, un vero inno alla vita. Un invito ad attivarsi per il benessere collettivo, a riscoprire il valore del sostegno reciproco e della cura, affinché il femminile e il maschile possano finalmente dialogare in modo autentico.

I prossimi e ultimi due appuntamenti in programma all’Accademia dei Trasformati saranno: Harry, venerdì 30 maggio, alle 19:30, con la regia di Giorgio Pesenti: una storia intensa di guerra, identità e ferite che attraversano le generazioni. Al centro, una madre-soldato americana segnata dal trauma e un figlio in bilico tra due culture. Un viaggio emotivo che parla di responsabilità individuali e lotta per ritrovare sé stessi. Infine Confusioni, sabato 28, alle 19.30 e domenica 29 giugno, alle 16, con gli attori della Compagnia Filodrammatica Pastificio Scenico e la regia di Filippo Antonio Prina: una commedia brillante che intreccia storie apparentemente separate in un’esilarante riflessione sulla vita moderna.

I biglietti, al costo di 10 €, sono disponibili sulla piattaforma di biglietteria Evients. L’evento inizierà puntuale pertanto si prega di arrivare con 15 minuti di anticipo.

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