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Cultura e Spettacolo

Oltre le imitazioni di Banksy, gli artisti comaschi emozionano forte: accade in via Borgovico, contro la guerra

A Como c’è ancora arte capace di emozionare, di inserirsi con forza nell’attualità anche più drammatica, di proiettare l’opera oltre se stessa per farla vivere nella realtà. In tutto questo – in questo lampo folgorante in una città che davvero raramente sa “provocare” – riesce “Arte contro le guerre”, a cura di Luigi Cavadini, in corso fino al 16 dicembre alla galleria The Art company di via Borgovico 163 a Como.

Ventidue gli artisti che animano l’esposizione con le loro opere. E la parola “animano” è quanto mai adeguata: rispetto all’orrore della guerra – che l’Europa sta riscoprendo in tutta la sua brutalità in Ucraina – il messaggio forte che passa è proprio la rivendicazione della vita contro il tappeto mortifero delle bombe.

Si respira il dolore delle città straziate nelle grandi mani allungate sui palazzi distrutti di Giulio Mantovani, così come lo smarrimento della bambina con il peluche davanti al muro di tutte le guerre ritratta da Alessio Centemeri.

Poi ci sono le angolature: quella di Carlo Pozzoni, con il suo tributo ai fotografi morti in scenari bellici, o quella verticale  di Adriano Caverzasio con quel grande “No” sul missile in caduta (qui trovate tutte le opere esposte).

Sono soltanto alcuni esempi, ma si dovrebbero citare tutte le opere in mostra in questo evento (le trovate qui, sarebbero state benissimo anche a Villa Olmo) che dimostra ancora una volta quanto un’idea – possibilmente forte – possa segnare (in bene) la vita culturale di una città molto più che le pallide imitazioni a catena di Banksy o le frattaglie di grandi nomi per darsi un tono.

Non basta? E allora le opera d’arte continueranno a testimoniare, seppur indirettamente, il loro messaggio ben oltre le pareti espositive. Gli artisti che partecipano alla collettiva, infatti, hanno messo a disposizione le proprie opere all’associazione per sostenere una struttura del nostro territorio che si occupi di minori provenienti da situazioni di profondo disagio.

Per questo motivo The Art Company Como ha individuato la parrocchia di Rebbio nella figura di don Giusto Della Valle come referente del progetto.

Per concretizzare la solidarietà abbiamo deciso di proporre i lavori esposti ad un prezzo base unitario di 200 euro, chiedendo a chi fosse interessato all’acquisto di scrivere a info@theartcompanycomo.it con la propria proposta. Alla fine dell’esposizione (16 dicembre 2022) coloro che avranno fatto la proposta più alta si aggiudicheranno le opere.
Così si fa arte a 360 gradi. E accade a Como, finalmente.

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