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Pinacoteca, arriva la sala delle meraviglie. Scrigno per opere svelate, prestiti di lusso e donazioni degli artisti

Dopo le sale che chiudono (due al Museo Archeologico, causa soffitti a pezzi), tutto ci si aspetterebbe tranne la notizia di una nuova che apre. Invece pare sia proprio così. Attenzione: se vi piacciono le sorprese non leggete oltre,  perché stiamo per spoilerare il finale di una sorta di miracolo di Natale.

La voce è di quelle gustose, capaci di far venire l’acquolina in bocca ad artisti, appassionati e collezionisti cittadini. Voce che racconta di una sala della Pinacoteca che sta per essere trasformata in qualcosa supera la semplice esposizione.

Si parla infatti di un “allestimento scrigno” e, udite udite, di un’oculata operazione a metà strada tra la valorizzazione del patrimonio dei Musei e l’apertura a nuove acquisizioni. Roba che per Como già così, sulla parola, è al limite della Sindrome di Stendhal.

Ma di cosa si tratta? I beninformati raccontano di architetti al lavoro in questi giorni per progettare un piccolo spazio prezioso studiato ad hoc per contenere di volta in volta un’opera svelata (e i depositi della Pinacoteca sono pieni di meraviglie che aspettano solo di essere riscoperte), un prestito importante o, perché no, una donazione che poi potrebbe essere inserita nell’allestimento permanente.

L’occasione per regalare alla città questo nuovo spazio e, cosa forse ancora più importante, tutte le iniziative che lì vedranno la luce, sembrerebbe essere il mese dei regali per antonomasia, Dicembre, quando il maestro Giuliano Collina compirà ottant’anni e, chissà, potrebbe inaugurare questa nuova sala donando alla Pinacoteca una sua opera.
Così si bisbiglia. Vedremo.

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