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Canepa, stipendi pagati. Il Mise: “Proteggete i posti di lavoro. Ingresso altri Fondi? Attenzione”

I temi restano aperti e le incertezze sono le stesse dell’ultimo mese ma, ragionevolmente, quella di oggi può essere considerata la prima giornata positiva per Canepa. Se non il bacio di un raggio di sole, quantomeno uno spiraglio luminoso si è aperto per i lavoratori dell’azienda di San Fermo che lo scorso 11 dicembre ha aperto la procedura di concordato in bianco.

Prima buona notizia, gli stipendi sono stati pagati. Seconda: il vertice di oggi – tavolo convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico – pare aver soddisfatto tutte le parti. A coordinare i lavori Giorgio Sorial vicecapo di Gabinetto del Mise. Per bocca di Sorial il dicastero è stato molto netto.

Giorgio Sorial

In primis ha evidenziato come un Fondo (Dea Capital, socio per il 67%) abbia rilevato Canepa annunciando il rilancio e dopo pochi mesi abbia presentato prenotativa di concordato. Per questa ragione il vicecapo di Gabinetto ha evocato la massima attenzione nel caso si affacciassero nuovi Fondi interessati all’azienda, un modo per rispondere ai sindacati che più volte hanno denunciato il rischio di shopping industriale.

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Una sottolineatura precisa, inoltre, è arrivata affinché l’azienda di San Fermo mantenga e preservi tutti i posti di lavoro. Inoltrerappresentanti del Mise hanno dato ampia disponibilità per un supporto tecnico a Canepa sul fronte innovazione e rilancio, infine si sono detti disponibili ad attivare un canale con il Ministero del Lavoro sul fronte ammortizzatori sociali. La Cassa Integrazione Straordinaria aperta da tempo scadrà in aprile, quindi potrà perdurare ancora qualche mese. Dopo dovranno, nel caso, essere avviate procedure per eventuali prolungamenti.

Sul fronte aziendale il nuovo Ad, Marco Cordeddu ha precisato come sia interesse di DeaCapitale mantenere continuità aziendale, il management insomma opererà (è in corso peraltro la stesura del Piano Industriale previsto dal Concordato) per valutare proposte in questa direzione. Vale a dire che se vi saranno cessioni (o nuovi ingressi di soci) ogni valutazione sarà fatta sull’intero gruppo evitando così il rischio di vendita a spezzatino. Una dichiarazione importnate, soprattutto se fatta al tavolo ministeriale. Corbeddu ha inoltre evidenziato da disponibilità del fondo, qualora ve ne fosse bisogno, a iniettare altra liquidità nelle casse aziendali.

Doriano Battistin, Cgil, al centro

“Ho molto apprezzato le conclusioni del ministero – commenta Doriano Battistin della Cgil comasca – sono ragionamenti seri e rigorosi. E’ stata una riunione utile, la prima, e ce ne saranno altre. Canepa è un caso di respiro nazionale non solo perché coinvolge due regioni (la seconda sgtruttura è quella salentina, Ndr) ma perché si parla di un brand di rilievo nazionale che lavora per firme internazionali. E’ un giorno soddisfacente e positivo, sopratutto perché sono stati pagati gli stipendi.

Presenti al tavolo le rappresentanze  locali e nazionali dei sindacati e di Confindustria oltre ai delegati regionali di Lombardia e Puglia.

CANEPA: TUTTE LE TAPPE

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