Il 7° rapporto Uil del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al periodo Gennaio-Luglio 2021 rispetto allo stesso periodo anno 2020 rileva il miglioramento della situazione economica nei due territori, anche grazie ad una netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e al mese di giugno 2021.
Cassa Integrazione Totale Luglio 2021 confronto giugno 2021:
– Como luglio 2021 ore 1.774.298 -70,3%;
– Lecco luglio 2021 ore 854.963 -71,1%%;
– Lombardia luglio 2021 ore 23.601.140 -73,9%%;
– Italia luglio 2021 ore 113.489.937 -70,1%%.
Cassa Integrazione Totale luglio 2021 confronto luglio 2020:
– Como -78,7%
– Lecco -69,9%
– Lombardia -69,6%;
– Italia -65,3%.
L’analisi dei dati nei primi 7 mesi del 2021 confrontati con lo stesso periodo del 2020 rilevano la netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nelle due province.
Cassa Integrazione Totale primi 7 mesi 2021 confronto stesso periodo 2020
– Como Gennaio-Luglio 2021 ore 19.864.066 -30,3%;
– Lecco Gennaio-Luglio 2021 ore 9.261.879 -49,5%;
– Lombardia Gennaio-Luglio 2021 ore 302.534.270 -34,8%;
– Italia Gennaio-Luglio 2021 ore 1.383.055.397 -28,0%.
I dati relativi ai distretti principali, tessile e metalmeccanico, delle due Province nei primi 7 mesi del 2021 e confrontati con lo stesso periodo del 2020 confermano che il distretto tessile continua ad essere in difficoltà, mentre il secondo è in ripresa.
Cassa integrazione, primi 7 mesi del 2021 settore tessile a confronto con lo stesso periodo 2020:
– Como, cassa integrazione totale Tessile primi 7 mesi 2021 confronto stesso periodo 2020, +23,7%. I lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione mediamente in questo periodo sono stati 5.949.
– Lecco, cassa integrazione totale Tessile primi 7 mesi 2021 confronto stesso periodo 2020, +15,2%. I lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione mediamente in questo periodo sono stati 1.070.
Cassa integrazione, primi 7 mesi 2021 settore metalmeccanico a confronto con lo stesso periodo 2020
– Como, cassa integrazione totale settore Metallurgia-Meccanica primi 7 mesi 2021 confronto con lo stesso periodo 2020, – 57,7%. I lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione mediamente in questo periodo sono stati 2.379.
– Lecco, cassa integrazione totale settore Metallurgia-Meccanica primi 7 mesi 2021 confronto con lo stesso periodo 2020, -61,9%. I lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione mediamente in questo periodo sono stati 3.430.
La diminuzione della cassa integrazione, nei primi sette mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra nel settore dell’edilizia, commercio e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato in provincia di Como, mentre nello stesso periodo diminuisce in tutti i settori in Provincia di Lecco.
Cassa Integrazione Totale Gennaio-Luglio 2021 confronto con lo stesso periodo 2020 nei settori produttivi:
– Industria: Como -26,6 %; Lecco -51,0%.
– Edilizia: Como -81,8%; Lecco -84,8%.
– Artigianato: Como +179,8%; Lecco -37,4%.
– Commercio: Como -30,7%; Lecco -32,7%.
Il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2021, Como 16.692 (-7.258 rispetto allo stesso periodo 2020), Lecco 7.783 (-7.625 rispetto allo stesso periodo 2020), a questi vanno aggiunti quelli in FSBA e FSI.
“In conclusione – conclude la nota Uil del Lario – la situazione economica è altalenante, dopo il mese di giugno che aveva fatto riemerge una forte richiesta delle ore di cassa integrazione ed una preoccupazione per le ricadute occupazionali, nel mese di luglio la diminuzione delle ore di cassa integrazione infonde fiducia. Ma resta alto il numero complessivo di lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nelle due province, mediamente oltre 24.400 ai quali vanno aggiunti quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali. Inoltre, permangono le difficoltà del distretto tessile con una media di oltre 7.000 lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2021”.
“I segnali di ripresa che si avvertono sul territorio lariano sono principalmente dovuti all’export e al ritorno dei turisti, ma resta da verificare dopo il periodo estivo, quando ci sarà la riapertura di tutte le attività, la situazione dal punto di vista dell’emergenza pandemica e le eventuali ricadute sull’economia in special modo sul settore turistico e del commercio in generale – è la conclusione – In attesa che si verifichi e stabilizzi la ripresa economica è necessario continuare a garantire copertura e risorse finanziarie per gli ammortizzatori sociali e prolungare il divieto dei licenziamenti”.