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Economia

Como Acqua, altro colpo di scena: il Comune di Como vota contro il bilancio in commissione

Nuovo, clamoroso colpo di scena sul percorso di Como Acqua, la società pubblica nata alla fine del 2018 e operativa da inizio 2019 per la gestione del servizio idrico integrato in provincia. Ieri – sebbene il riserbo sulla riunione sia altissimo da parte di tutti i protagonisti – il Comune di Como, rappresentato dall’assessore alle Partecipate Adriano Caldara (Lega), ha votato contro il bilancio preventivo di Como Acqua nella riunione della Commissione di Controllo Analogo. Otto i membri presenti: gli altri 7 si sarebbero invece espressi compattamente a favore del documento contabile.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l’obiezione che ha portato Palazzo Cernezzi, tramite Caldara, a votare contro il bilancio preventivo di Como Acqua (che andrà in assemblea dei soci a fine mese) starebbe in perplessità e dubbi sul contratto di subentro della stessa Como Acqua nella gestione dell’impianto di depurazione di viale Innocenzo. Contratto di subentro che ComoDepur ha proposto alla nuova società (valore attorno ai 4 milioni di euro).

Sotto le ceneri dell’ufficialità, però, la partita sembra in realtà nettamente più imponente. Palazzo Cernezzi, infatti – anche tramite questa “zeppa” – non vorrebbe accollarsi direttamente il costo del riscatto dell’impianto di Comodepur (13,3 milioni di euro) come invece previsto da una vecchia convenzione che attribuisce quest’onere all’amministrazione in caso di cessione della gestione degli stessi impianti (cosa che, appunto, dovrebbe accadere con il subentro di Como Acqua).

Il punto, però, è che al momento non pare esistere in alcun documento ufficiale lo strumento per realizzare il “sogno” del Comune di Como: ovvero far sì che sia Como Acqua ad accollarsi i 13,3 milioni di acquisto degli impianti Como e non direttamente l’amministrazione, peraltro appena trascinata in Tribunale da ComoDepur per ottenere quella cifra.

Insomma, una partita complicatissima e delicatissima. Pronosticare un esito, ora, appare pressoché impossibile.

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Un commento

  1. Ah, quindi il Comune di Como, che ha fatto di tutto per bloccare la costituzione di Como Acqua, adesso pretende che sia proprio Como Acqua (e quindi tutti gli altri Comuni) a pagare i suoi debiti?
    Fossi nei sindaci comaschi, risponderei a Caldara con l’esultanza di Ronaldo di ieri…

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