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Crisi Canepa, Zoffili e Locatelli scrivono a Di Maio. Currò: “Massima attenzione”

La crisi della storica Canepa di San Fermo della Battaglia comincia a muovere anche la politica locale. Mentre è in corso l’assemblea dei lavoratori (qui).
In queste ore si sono mobilitati i deputati lariani Alessandra Locatelli e Eugenio Zoffili. “A seguito delle preoccupanti sorti dell’Azienda Canepa, in crisi economica da qualche tempo” i due hanno depositato ieri “un’interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, per conoscere se e quali iniziative urgenti, nell’ambito delle proprie competenze, anche in termini di moral suasion, si intendano adottare per supportare questa importante realtà produttiva del territorio comasco”.

Ph: Carlo Pozzoni

L’azienda, aggiungono è “preziosa per il territorio, non deve essere lasciata sola”. “La Canepa riveste un ruolo fondamentale, questo momento di crisi deve essere superato, riteniamo indispensabile un confronto per ascoltare la voce degli imprenditori e salvaguardare i livelli di occupazione dei dipendenti. Abbiamo voluto informare il Governo di quanto sta accadendo in modo da avere delle risposte in merito alle iniziative più opportune che si potranno intraprendere. Si tratta del destino di una azienda con una storia importante e di circa 400 persone che ci lavorano, non possiamo lasciarli soli”.

“Il tessile per il nostro Paese è un comparto davvero rilevante”, ha detto stamani il deputato pentastellato Giovanni Currò che garantendo massima attenzione sul tema, ha diffuso questa nota:

“Questo settore consta di 400.000 occupati e sta vivendo una crisi senza precedenti. Nel nostro territorio, il tessile ha una valenza quasi di natura genetica, da secoli SETA=COMO, un’identità imprescindibile che rappresenta quanto il territorio comasco si pregi di una capacità ed una qualità produttiva unica al mondo. Per valorizzare queste qualità è necessario promuovere a tutti i livelli la tranciabilità della produzione dei tessuti, solo tramite questa valorizzazione sarà possibile contrastare la concorrenza estera. Il mercato, se posto in termini di qualità dei processi della produzione dei tessuti, non potrà che vedere le nostre imprese primeggiare senza alcun dubbio.
Le identità e le qualità della produzione non sono caratteristiche che si trovano per strada ed è per questo che sarà necessario un maggior impegno della politica ad ogni livello, affinché le imprese possano essere messe nelle condizioni di poter competere su livelli qualitativi e non meramente sui livelli di prezzo. Con riferimento alla crisi dell’azienda storica Canepa, la mia attenzione è massima, come per la crisi del Casinò di Campione d’Italia, seguo in prima persona quanto sta accadendo nell’azienda. Prescindendo dalla procedura concorsuale richiesta che deve fare il suo corso, ritengo che occorre porre in essere tutti gli strumenti affinché si possa preservare la storia comasca nella produzione di tessuti. Occorre altresì preservare i livelli occupazionali stando vicino alle famiglie dei lavoratori che rappresentano il vero know-how della produzione, perché come detto, il nostro territorio ha il tessile nel sangue”.

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