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Appello anti-carità, Nessi: “Locatelli, vergogna. Il popolo si stancherà delle nefandezze”

La Prossima Como – lista civica che candidò Celeste Grossi a sindaco nel 2017 – va all’attacco del vicesindaco del capoluogo, Alessandra Locatelli. Al centro di una lunga nota di accuse, sempre l’intervista rilasciata dalla parlamentare leghista a ComoZero settimanale (la trovate integrale qui), in cui si chiedeva espressamente ai comaschi di “non dare più un solo euro a mendicati e venditori abusivi”.

“Una vicesindaca dovrebbe essere persona di pace, capace di contribuire quotidianamente a “costruire” la città, essere con forza e costanza impegnata a unirla, con professionalità e sensibilità attiva per “rammendare” gli strappi che norme ingiuste, anche nazionali, squarciano nella vita delle persone – si legge nel comunicato firmato da Luigino Nessi a nome del gruppo – Invece la vicesindaca di Como Alessandra Locatelli, tradendo un suo precedete impegno nella società civile, fa il contrario. Non lascia passare giorno senza rilasciare dichiarazioni contro le persone più deboli: contro i venditori di mimose, contro chi chiede la carità, contro gli artisti di strada. Sempre violentemente contro i suoi concittadini”.

“Nell’ultima invettiva, riportata da Comozero, addirittura, invita i comaschi a non dare alcuna elemosina. Vergogna! – prosegue la nota – Per La Prossima Como è evidente che queste esternazioni tentano di nascondere l’inattività e l’incapacità di risoluzione dei problemi della nostra città, tra i quali c’è senz’altro la drammatica situazione sociale di tanti nostri concittadini. Girate in Convalle e nei quartieri di cintura e vedrete”.

“Invitiamo quindi la vicesindaca, tra l’altro assessora alle Politiche sociali, a sospendere gli attacchi agli ultimi, a chi meno ha, per lavorare finalmente alla soluzione dei problemi di Como. Allora sì, che ci sarà meno gente costretta a chiedere l’elemosina per vivere – conclude il documento de La Prossima Como – Alla vicesindaca, definita non casualmente dalla stampa “sceriffo”, auguriamo di trovare la forza e la coscienza di non ripetere ulteriormente gli errori del più famoso sceriffo di Nottingham”.

“Il popolo, la cui volontà Locatelli dice di seguire, potrebbe stancarsi di chi compie nefandezze in suo nome senza averne avuto alcun mandato. Como infatti è popolata da belle persone, civili, generose, buone. Bisogna che anche il governo della città lo comprenda, evitando di insultare razzisticamente la dignità di Como e di cittadini/e del tutto diversi dagli incolti egoisti che le destre sostengono di rappresentare”.

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Un commento

  1. Più che altro il popolo si è stancato di accogliere tanti,troppi finti profughi che una volta qui:
    spacciano, stuprano, viaggiano a sbafo sui mezzi e ci vogliono bruciare vivi.
    Ossequi Sig. Nessi.

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