Si apre un clamoroso spiraglio sulla querelle dell’autosilo del Sant’Anna, i cui incassi milionari, sulla base dell’accordo di programma del 2003 tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella costruzione del nuovo ospedale, finiscono unicamente nelle casse del Comune di San Fermo della Battaglia.
Ieri sera il tema è approdato nuovamente in consiglio comunale a Como tramite un’interrogazione dell’esponente di Svolta Civica, Vittorio Nessi. Il quale dapprima ha smontato uno dei cardini della presunta intoccabilità del documento.
“Già nel 2005 ci fu un atto integrativo, dunque l’intangibilità dell’accordo di programma è stata smentita. Ma poi ancora nel 2011 arrivò un altro atto integrativo con cui fu portata alla ribalta la questione della realizzazione della cittadella sanitaria nel vecchio Sant’Anna – ha affermato Nessi – Dunque quell’accordo è stato modificato, può essere modificato e potrà essere modificato. Inoltre l’articolo 10 stabilisce i compiti del Collegio di vigilanza in relazione alle verifiche periodiche sulle modalità di attuazione dell’accordo e sulle controversie. Queste ultime bastano per riattivare il Collegio di vigilanza, dunque, perché le cose negli anni cambiano, si modificano”.
“C’è la possibilità di intervenire – ha ribadito Nessi – non possiamo fermarci e tra l’altro ogni accordo si basa sull’eqiulibrio iniziale tra le parti: questo equilibrio nel tempo deve permanere ma se invece si modifica, ecco l’interesse del Collegio di vigilanza a intervenire. E poi la durata illimitata di un accordo non esiste, in qualche misura va limitata”.
“La cittadella sanitaria in via Napoleona non è stata compiuta e l’impianto dell’accordo è sbilanciato ingiustificatamente a favore del Comune di San Fermo – ha chiuso il consigliere di Svolta Civica – Questo basta per intervenire”.
A Nessi ha risposto l’assessore all’Urbanistica Marco Butti, con un’apertura notevole rispetto a modifiche.
“Questa amministrazione ha intenzione di provare tutte le strade che possano contribuire a rivisitare l’accordo di programma – ha affermato – Nei rapporti con Regione Lombrdia già in una circostanza abbiamo annullato un accordo di programma, quello che riguardava le aree tra via Cecilio e via Vittorio, avanzando una serie di pretese perché quello non poteva stare in piedi. E così abbiamo dato una svolta a un’area dismessa”.
“C’è la piena volontà a evidenziare la necessità, secondo il Comune di Como, di rivedere l’accordo di programma anche nell’ottica della riqualificazione urbanistica del comparto ex Sant’Anna, che non è compiuta – ha chiuso Butti – Stiamo lavorando con Regione, Ats e Asst in questo senso. Inoltre l’accordo di programma è sbilanciato rispetto alle esigenze del Comune di Como e forse nel 2003 qualcosa non è andato nel verso giusto e si poteva agire diversamente. Avremo confronti con tutti i partners, sappiamo che qualcuno non la pensa come no (riferimento indiretto al sindaco di San Fermo, Pierluigi Mascetti, contrarissimo a revisioni, ndr) ma il sindaco e il sottoscritto hanno già avanzato in tutte le sedi questa posizione e continueranno a farlo”.
2 Commenti
Meglio tardi che mai!
Poteva essere meno impersonale di “qualcosa non è andato nel verso giusto e si poteva agire diversamente” ma è già un passo avanti.
M a dove eravate quando è stato siglato l’accordo ?