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Il cannolo siciliano è galeotto: Calenda-Veronelli selfie, nozze politiche (e addio alla presidenza) in pasticceria

Pensava di farla franca ma, allora, sarebbe stato meglio scegliere un luogo più appartato. Perché la città è piccola, gli occhi sono tanti, le furbizie raramente scappano agli occhi di passanti e curiosi. E in effetti, tante pupille si sono focalizzate sulla bizzarra apparizione di questa mattina, attorno alle 10.30, nella zona di un bar pasticceria di via Manzoni.

A rapire gli sguardi, nemmeno tanto il leaderissimo di Azione, Carlo Calenda, oggi in città per una conferenza stampa congiunta con la candidata sindaco del centrosinistra, Barbara Minghetti. E persino il deputato di origine lodigiana Claudio Pedrazzini, non notissimo sul Lario, ha suscitato meno attenzione della terza incomoda. La quale, invece, con il suo caschetto biondo, il passo svelto e vagamente furtivo e il clamore del suo roboante addio a vent’anni e più di Forza Italia, ha subito fatto scattare antenne e bisbiglii. Perché quell’elegante signora era esattamente lei: Anna Veronelli. Casualità? Ovviamente no.

I dolori dell’assente Veronelli: delusa dal centrodestra, fredda con Molteni, amica di Minghetti

Il contrario: l’incontro con Calenda era pianificato nei minimi dettagli per sancire l’ingresso in Azione dell’ex presidente del consiglio comunale di Como (ebbene sì, stamane ha protocollato l’addio al ruolo). Tanto è vero che anche il tentativo, blando a dire il vero, di camuffamento della mossa, è durato lo spazio di un selfie: quello scattato tra Veronelli e Calenda da affidare prossimamente ai social per dare il battesimo tipicamente veronelliano al cambio di casacca.

Qualcuno, a dire il vero, si aspettava persino il colpo di teatro ufficiale già oggi, con l’apparizione di Veronelli alla conferenza stampa di Minghetti. Lì, invece, l’ex forzista e presidente del consiglio comunale non si è materializzata, forse per discrezione e qualche calcolo tattico-politico (troppo fresco, probabilmente, l’addio alla ventennale storia con Forza Italia). E per spargere ulteriore cortina fumogena, anche la stessa Minghetti, espressamente interpellata sul punto a margine della successiva conferenza stampa, pur senza negare (dunque già con una mezza ammissione), si è limitata a dire: “Non parlo della questione”. Giusto. Tanto, a 200 metri di distanza, Calenda e Veronelli avevano già sancito il loro nuovo matrimonio politico.

Aggiornamento (13.56), dopo la nostra anticipazione è arrivata una nota ufficiale di Veronelli:

Dimissioni da Presidente del Consiglio comunale di Como

A luglio del 2017, alla luce della mia esperienza amministrativa e del consenso dei cittadini sono stata eletta, dalla maggioranza, Presidente del Consiglio comunale di Como.
La prima donna a rivestire questo ruolo: un onore e una nuova esperienza per me, servire le istituzioni e la città in questa veste.
Un ruolo doverosamente esercitato come Presidente di tutti, maggioranza e minoranza: spero di aver saputo garantire sempre imparzialmente a ciascun consigliere un proficuo svolgimento del proprio mandato.
Ho deciso di lasciare il gruppo consigliare di Forza Italia e la maggioranza e di terminare il mandato nel gruppo misto a partire da questa settimana.
Ne ho spiegato le ragioni in aula lunedì sera.
Provo profondo rispetto per il ruolo istituzionale che ricopro e sono stata davvero onorata di averlo svolto sino ad oggi, al servizio della città.
Proprio perché nutro profondo rispetto per il ruolo istituzionale e non voglio che sia fatto oggetto di strumentalizzazioni e attacchi politici ho deciso di rimettere il mandato nelle mani del Consiglio che sceglierà il mio successore.
Ho rassegnato oggi le mie dimissioni da Presidente.
Ringrazio lo staff dell’Ufficio Consiglio, del settore Affari Generali e della Segreteria generale, il personale dei Sistemi informativi, i commessi d’aula e i messi, insieme a tutti coloro che mi hanno aiutato a svolgere il mio incarico in questi anni.
Saluto l’intero Consiglio: essere il Vostro Presidente è stato un onore e un’esperienza straordinaria che non dimenticherò.

Anna Veronelli

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