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Como premiata come “Comune risparmia suolo”. Braga esulta (e punge Rapinese e Landriscina)

“Como, Impruneta e Marano di Valpolicella conquistano la prima edizione del titolo di Comune Risparmia suolo del 2022 di ISPRA. Sicuramente una buona notizia per la nostra città, capoluogo di provincia”. Sembra una soddisfazione “pura” quella espressa dalla deputata Pd e responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture per il partito, Chiara Braga, ma in realtà nella nota di felicitazione non mancano due spunti polemici sia contro l’ex sindaco Mario Landriscina, sia contro il successore Alessandro Rapinese.

“L’immobilismo di Como, governata in questi cinque anni dal centrodestra, almeno non ha fatto danni in termini di suolo consumato”, prosegue infatti la nota della parlamentare Dem intervenuta oggi alla presentazione della nona edizione del Rapporto Ispra 2022 sul Consumo di suolo in Italia (lo trovate qui).

Poi ecco la punzecchiatura anche a Rapinese: “Il riconoscimento alla nostra città sulla base dei dati analizzati da Ispra – precisa la parlamentare dem – è frutto delle scelte compiute dall’amministrazione Lucini che ha approvato durante il suo mandato un Piano di Governo del Territorio a consumo di suolo zero, invertendo una tendenza che invece continua a riguardare in maniera preoccupante la Lombardia. Il neo sindaco Rapinese (che era stato recentemente fermato dal Covid, ndr) purtroppo questa mattina non è intervenuto alla presentazione del Rapporto Ispra per commentare il riconoscimento attribuito alla nostra città. L’auspicio è che la nuova Amministrazione comunale prosegua comunque in questa direzione, puntando su politiche di rigenerazione urbana e azioni che salvaguardino il territorio anziché consumarlo”.

Infine, la parte più tecnica della nota di Braga: “Il buon risultato di Como non deve però farci dimenticare che i dati, a livello regionale e nazionale, lanciano un allarme fortissimo. Il Rapporto infatti ci restituisce un quadro in cui il consumo di suolo nel 2021 non solo non rallenta ma riprende a correre con maggiore forza, superando la soglia dei 2 mq al secondo, sfiorando i 70 kmq di nuove coperture artificiali in un anno”.

Il peggioramento della situazione si concentra maggiormente in alcune aree del Pese, rimanendo elevato soprattutto nelle regioni del nord, in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Nella nostra Regione si riscontrano i valori percentuali più elevati di consumo di suolo con il 12,12% e un incremento netto di circa 883 ettari in più.

“Una condizione non più tollerabile per il nostro Paese – conclude Braga – Come Partito abbiamo lavorato anche in questa legislatura per una legge a livello nazionale sul consumo di suolo che purtroppo, ancora una volta, non è stata approvata dalle Camere, a causa delle resistenze fortissime della destra. Del resto cosa aspettarsi da chi come la Lega e FdI vuole buttare a mare ogni impegno sull’ambiente? Un brutto fallimento sicuramente, dal quale però occorre ripartire facendo leva anche sulla iniziativa positiva a livello europeo di una Direttiva sul suolo. Per il PD questo è un obiettivo prioritario da perseguire nella prossima Legislatura”.

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8 Commenti

  1. Il successo nazionale delle scelte di politica del territorio del 2013 (Giunta Lucini) rappresenta la risposta più eloquente per coloro che sostengono strumentalmente che il Centrosinistra non difenda realmente l’ambiente. Nulla di più falso. Io stesso, consigliere comunale di minoranza nel 1999 (Gruppo Ulivo) ottenni da Regione Lombardia il rinvio del precedente Piano Regolatore di Como per incongruenza tra la relazione di piano e i piani di lottizzazione, ottenendo lo stralcio delle nuove edificazioni sul territorio libero di pregio ambientale. Edificazioni riammesse col successivo Piano della Giunta Bruni.
    Oggi non sappiamo che competenze abbiano coloro che negano il valore del primato conseguito dalla nostra città a questo riguardo, ne se il loro nome figuri in pubblicazioni di settore. Sappiamo che Como è prima in classifica per la lotta al consumo di suolo. La classifica non tiene affatto conto, come qualcuno sostiene, delle diverse legislazioni regionali che sono indifferenti a questo scopo, bensì unicamente degli indicatori oggettivi. E tra le tante colpe, il Comune di Como un merito lo ha: aver deciso, due anni prima che la Lombardia si dotasse di una legislazione regionale sul consumo di suolo, di non prevedere aree di espansione edilizia, cancellando sia le previsioni del precedente Piano Regolatore Generale sia quanto era contenuto nella proposta di Piano di Governo del Territorio della Giunta Bruni. La scelta ha retto alle impugnative del Tar ed è stata confermata nel 2016 in sede di variante. Così stanno esattamente le cose.
    Se di fronte all’evidenza ancora qualcuno dovesse ritenere che non vi sia un rapporto di causa/effetto tra la coraggiosa scelta di allora e quanto sancito dal Rapporto Snpa 2022, ci rinunciamo. Vorrà dire che, quando sarà il momento di aggiornare la voce ‘Consumo di suolo’ nel Codice dell’ambiente appena pubblicato da Giuffrè-Lefebvre, cercheremo il nome di questi scettici al posto di quello dell’Assessore Lorenzo Spallino (Giunta Lucini/Centrosinistra), come citato attualmente.

  2. scusate, ma nel territorio comunale di Como c’è ancora suolo da sfruttare? ettecredo che non hanno costruito, come si fa a consumare ciò che non c’è? l’ultima opera, l’ospedale, son dovuti andare a farlo in un altro comune. i soliti politici, con la faccia come il ….

  3. Gli effetti della politica non sono mai immediati. È indiscutibile che il Piano di Governo del Territorio è stato approvato dalla Giunta Lucini e di conseguenza non c’è nulla da discutere su chi ha principalmente il merito dei risultati.

  4. Sarà pur vero (ammesso sia davvero vero: redazione, potete controllare?) che il riconoscimento è la conseguenza delle scelte operate dall’amministrazione Lucini. Ma giova ricordare a Braga di non alzare piddinamente troppo il ditino, dato che in materia di Ambiente ha spesso dimostrato la sua pressoché totale incompetenza. Inoltre fa parte di un partito liberista come il Pd, che agli imperativi ecologici antepone il suo sfrenato liberismo economico e la sua inguaribile propensione bellicista.
    Dunque abbassi più modestamente il capino e provi a convincere il suo partito a essere autenticamente ambientalista e non soltanto per vantare immeritate medaglie.

    1. Gentile Gelindo, o Moreno Bigiafari, o altro pseudonimo che dir si voglia, prima di ergersi a giudice di incompetenze altrui nel più completo e qualunquista anonimato, fossi in lei andrei a controllare le fonti documentali (cfr. Delibera della Giunta Lucini citata dall’on. Braga). Scoprirà che la figura dell’incompetente questa volta l’ha fatta lei. E, visto che si trova, chieda al Sig. Sindaco come mai egli votò contro la stessa, fondamentale delibera di governo dell’allora Assessore Lorenzo Spallino, i cui benefici effetti sono oggi documentati da evidenze anziché da illazioni odiose e farneticanti.

      1. Gentile Luigi Ciullo, le sue argomentazioni mi sembrano una vera… ciullata. Ciò che in realtà mi premeva sottolineare è l’incompetenza (e aggiungerei: inconsistenza) della parlamentare Braga, che a mio sommesso parere ricopre quell’incarico proprio perché al Pd, dell’ambiente, interessa – come dire? – il giusto. Se non le fosse ancora chiaro mi impegno a farle uno schizzo.

        1. Signor Gelindo, cosa fa? Offende come all’asilo canzonando il cognome dei suoi interlocutori? Sono queste le uniche argomentazioni che riesce a portare su questo tavolo? Anche se solo quando offende riesce a farsi notare, è necessario che provi a esprimere qualche concetto un pochino più interessante, non trova? Le assicuro che anche qui ha i suoi fan. A proposito, io che sono un suo grande estimatore, ho notato che è più lucido nei commenti della mattina. Caro signor Genlindo eviti di annebbiarsi al pomeriggio. Non le fa bene alla salute, o no?

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