Improvvise tensioni scuotono il centrodestra comasco. In una riunione d’urgenza andata in scena questa mattina con tutti i big della coalizione è improvvisamente scoppiato il caso politico della lista “Verde è Popolare”, guidata a livello nazionale dal deputato Gianfranco Rotondi, a livello locale dall’avvocato Maurizio Cantelmo e tra le cui fila spicca senza dubbio il nome dello storico ex comandante della Polizia locale di Como, Vincenzo Graziani, che a lungo fu in lizza per diventare il candidato sindaco della coalizione con un sostegno piuttosto forte di molti consiglieri e militanti di base. Come noto, fu poi un accordo politico a livello nazionale-regionale tra le segreterie di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia a indicare Giordano Molteni.
Oggi al tavolo siedevano il coordinatore provinciale di FdI, Stefano Molinari, il coordinatore cittadino di Forza Italia, Daniele Maggi, l’assessore e capodelegazione in giunta della Lega, Adriano Caldara, il coordinatore di Noi con l’Italia, Alessandro Falanga, e per l’appunto Cantelmo per Verde è Popolare.
La tensione è scoppiata quasi subito di fronte ad alcune rimostranze dei verdi-popolari che avrebbero chiesto un trattamento politico alla pari con tutti gli altri alleati della coalizione (cosa evidentemente non avvertita finora) oltre alla fissazione di alcuni criteri di base per la valutazione del peso di ogni lista – in caso di vittoria – nel momento della formazione dell’eventuale esecutivo.
Tutti temi che pare covassero sotto la cenere da qualche settimana, anche se – come avevamo documentato – Verde è Popolare presenziò ufficialmente alla prima uscita pubblica del candidato sindaco di coalizione Giordano Molteni e, successivamente, sia lo stesso Molteni che il deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, parteciparono alla presentazione del libro di Gianfranco Rotondi a Como il 27 marzo scorso.
Come se non bastasse – altra cosa che ai verdi-popolari non è piaciuta troppo – nei manifesti ufficiali di Molteni è stato già inserito il loro logo a dispetto di un accordo politico non ancora chiuso e sigillato.
Insomma, tante piccole frizioni che infatti nell’incontro di oggi hanno prodotto un allontanamento del partito di Cantelmo e Graziani dal resto del centrodestra, più che un avvicinamento al brindisi finale. Un nuovo incontro per tentare di ricucire lo strappo è comunque in programma giovedì prossimo. Ma se andasse male, nessuno dei partecipanti al tavolo di oggi esclude che alla fine Verde è Popolare possa dire addio all’alleanza e presentarsi alle elezioni comunali da sola, con un proprio candidato sindaco. Il quale, nel caso, potrebbe essere con ottima probabilità Vincenzo Graziani.
3 Commenti
Vogliamo Galliani e la Ravetto. Ricordatelo comaschi.
che dire, quando la candidatura è frutto dell’alambicco romano del parlamentare FDI eletto a Lecco … questi sono i risultati.
…sempre facce nuove…