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Covid – Riavvio scuola, attacco Locatelli: “Governo obbliga anche i bimbi alla mascherina (con banchi rotanti) ma dimentica alunni con disabilità”

“Nessun segnale da parte del Governo, che si era impegnato a garantire la produzione e distribuzione di mascherine trasparenti che facilitano la comunicazione e l’integrazione delle persone non udenti con l’approvazione di un ordine del giorno della Lega. Purtroppo di queste mascherine non c’è traccia e per questo la Lega presenta un emendamento al ‘Decreto Agosto’ affinché le mascherine trasparenti siano disponibili in tutte le scuole per garantire l’inclusione scolastica di tutti gli alunni anche con deficit uditivo”.

Così attacca la deputata comasca, ex ministro del Conte-1, Alessandra Locatelli.

Nelle ore in cui la riapertura delle scuole è un totale braccio di ferro tra Governo e Regioni, l’intervento della leghista. Poche ore fa aveva già messo il carico il presidente regionale (sempre Lega), Fontana:

Riapertura scuole. Duro attacco Fontana: “Disordinato e inaccettabile avvio d’anno, dal Governo solo dubbi”

 

“Il  Governo pensa ai banchi rotanti ma si dimentica delle reali necessità degli studenti. Fino ad oggi bimbi e ragazzi con disabilità sono stati dimenticati, lasciati in disparte e isolati da questo Governo, le famiglie sono giustamente preoccupate per il futuro e meritano delle risposte serie e concrete soprattutto quando si tratta – conclude Locatelli – di sicurezza, salute e inclusione scolastica”.

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4 Commenti

  1. La sig.ra Locatelli denuncia il mancato accoglimento di un emendamento della Lega per l’introduzione a scuola di mascherine per non udenti. Il Cazzaro Verde sbraita che le mascherine a scuola non servono e che non la farà indossare a sua figlia. Geniale. Un punto di riferimento assoluto.
    Bisogna riconoscerle tetragona coerenza nel rendersi ridicola.

  2. Che dire. Anche questa entra nella polemica della mascherina. È la più facile e la meno compromettente. Siamo in una campagna elettorale che ci riguarda poco ma sono sempre elezioni. È scontato che la Lega faccia scendere in campo i peones della propaganda. Perché i rappresentanti leghisti a Como sono poco più di questo. È stato evidente durante l’emergenza, di fronte alle “cazzate” dei loro rappresentanti in Regione sono stati zitti. Anzi più che zitti, si sono eclissati. Neppure una parola sul trattamento che ha riservato al nostro territorio l’ASZ Insubria. Un’attenzione tale che perfino chi allora si era schierato per l’incorporazione dell’azienda sanitaria di Como con quella di Varese è tornato sui propri passi. A loro importa poco. Padroni a casa nostra è uno slogan elettorale. Per quanto riguarda la Sanità, grazie a loro, i padroni di casa nostra sono ancora a Varese.
    Un po’ di pazienza. I miei amici leghisti, quelli di una volta, quelli seri, cominciano a dare segni di insofferenza. A breve questa e gli altri animatori del Papeete Beach torneranno a fare quello che sono capaci di fare….la conta delle tessere. Forse …..? 

  3. La proposta dell’on. Locatelli potrebbe anche essere interessante. Si dovrebbe però prima mettere d’accordo con il suo capo, dato che Salvini ha dichiarato che non si possono far mettere le mascherine agli studenti e che non manderebbe mai sua figlia a scuola con la mascherina. Continuano a criticare il governo sulla ripartenza della scuola, ma non dicono cosa farebbero loro in questa situazione se fossero al governo.

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