La differenza, il peso specifico, non sta solo in un’intelligenza politica assai fine ma anche nella storia intesa (anche e non solo) come prassi. Cioè una lunghissima palestra nei meandri più complessi (spesso acrobatici quando non strategici) dell’amministrazione di un Paese.
Piaccia o non piaccia Alessio Butti, deputato, dominus assoluto di Fratelli d’Italia nel comasco, volpaccia sofisticata nella piazza politica, è così.
Intanto, in primis, si mette davanti alla crisi di Governo e guarda. E aspetta.
Di elezioni anticipate parliamo da qualche ora (qui tutte le cronache, da leggere) così giunge il momento per tirare quantomeno la prima riga sotto un abaco piuttosto criptico e dagli esiti non decifrabili (nemmeno prevedibili, scopriamo).
“Per la verità noi sosteniamo da 14 mesi che questa non è una maggioranza destinata a fruttare benefici per il Paese. Siamo felici che Salvini sia giunto a questa conclusione (ipotesi voto anticipato, forse a ottobre, Ndr). Però mi sembra un po’ al buio, nel senso che tecnicamente si sa che ci sono date e scadenze importanti. E’ urgente che, prima di tutto, si convochi immediatamente il parlamento”, dice Butti.
Ah, non è crisi?
Bisogna capire quando, e se, sarà ufficializzata. Al momento ne ha parlato solo Salvini.
Quindi.
Registro l’assordante silenzio del presidente del consiglio. Certo non ho ignorato la convocazione di Fico da parte del Presidente Mattarella.
Cosa non torna in queste ore, oggettivamente non chiarissime?
Spiace che questa presunta crisi, ammesso che ci sia perché discutiamo le dichiarazioni di un leader importantissimo ma non abbiamo elementi oggettivi, abbia portato solo siparietti comici tipo in Senato, con due sottosegretari che hanno detto cose diversissime. In tanti anni non ho mai assistito a qualcosa del genere.
Però sul Tav è stato un casino brutto.
Non è venuta meno la fiducia al Governo, si guardi, per paradosso, il voto sul decreto Sicurezza-Bis. E’ molto difficile avvenga una crisi su una mozione, è uno strumento politico. Nel caso, sarebbe la prima volta, un unicum, un precedente assoluto. Sarei molto cauto nel commentare un precedente.
Vero, però Salvini ha detto “andiamo al voto” con chiarezza cristallina.
Questo è il grande elemento di novità, che il vicepremier abbia sciolto questa riserva è importante. Se un uomo esperto e accorto come lui ha detto questa cosa, i casi sono due: o ha valutato l’inconsistenza di una proposta alternativa, anche alla luce degli avvicinamenti 5stelle/Pd, oppure, seconda variabile, ha valutato con molta attenzione l’ipotesi di un Governo tecnico
A guida Draghi.
E’ quello che molti dicono, è il mood. Ma è una cosa già vista con Monti, un déjà vu. Monti disse sì per il suo smisurato ego. Draghi non è così, non è tanto fesso da accettare una presidenza tecnica per portarci a una manovra lacrime e sangue.
Ecco.
Appunto, mi creda, da deputato e da cittadino sono preoccupato per la Legge di Bilancio e per misure come la Flat-Tax, il salario, il cuneo fiscale, la salvaguardia dell’Iva. Qui la situazione si fa complessa.
Sarebbe una crisi [presunta] arrivata in ritardo, sembra di capire.
Quando Fratelli d’Italia chiedeva di staccare la spina per mettere in sicurezza i conti pubblici lo faceva per spirito patriota. Abbiamo sostenuto i provvedimenti sulla sicurezza, avversato quelli economici e manifestato il nostro disagio. Ripeto: sono preoccupato, ma stiamo ancora commentando al buio.
Però si parla davvero di elezioni a ottobre, è credibile?
Dipende da quando verranno sciolte le Camere, c’è una Costituzione cui far riferimento, questo è compito del presidente della Repubblica. Tutto dipende da una cosa: se veramente ci sarà crisi di Governo, chi prenderà il mandato esplorativo? Quando il presidente ti convoca ti dice “hai tot tempo e queste finalità”. Quali sono? C’è solo la Legge di bilancio o altro?
Lei si ricandiderà?
Mi aspettavo questa domanda. Finché non capisco in quale contesto ci muoviamo non posso rispondere. Intanto faccio il parlamentare.
Però Fratelli d’Italia sta bene, dati alla mano.
Vero. Ipsos oggi sul Corriere ci quota al 7.5, storicamente vuol dire un punto in più. Ipsos ci mette sempre sotto, non so perché. Dico una cosa e so che le risulta incomprensibile ma io non sono concentrato sul successo, ormai sicuro, di Fdi, sono veramente preoccupato per la situazione del Paese generata da quanti, in questi mesi, hanno giocato al sì, al no, al forse.
Cioè?
Penso che il fallimento totale dei 5Stelle sia evidente, palpabile, palmare. Non capisco come il 32% degli italiani li abbia potuti votare: non hanno classe dirigente, competenza, nella maggior parte dei casi nemmeno un lavoro. E’ tutto irrazionale e la politica, invece, è logica. Comunque oggi fare previsioni è un azzardo. Intanto capiamo cosa farà Forza Italia in presenza di un governo tecnico.
Non prevedibile il vecchio partito amico e dominante?
Ci hanno abituati a tutto e sono in presenza di una crisi che non voglio commentare. Aspettiamo che Conte vada dal presidente. Noi siamo qui.
Intanto con la Lega è quasi amore.
Siamo chiari, io ho girato tantissimo come commissario regionale del mio partito, abbiamo avuto risultati eccellenti. La gente ci chiede di allearci con la Lega, la stragrande maggioranza delle persone dice: “Mettetevi insieme, punto e basta”.
Per un nuovo centrodestra?
Io credo nel centrodestra, non sono un nostalgico e quello a trazione berlusconiana è finito. Quello di oggi è legato a Salvini, evidentemente. Bisogna capire cosa farà. Vuole andare da solo e fare i conti dopo come nella prima Repubblica? Oppure vuole decidere prima un programma che parli di impresa, economia, infrastrutture e questioni etiche? Noi ci siamo su sicurezza e immigrazione. Ma anche sull’economia ci sono identità di vedute, prenda la Flat-tax. E’ la gente che ci chiede di trovare un denominatore comune rispetto a questa situazione.
E con Forza Italia, come finirà?
Non sta a me dirlo. Deve fare un esame di coscienza per capire se vuole stare nel centrodestra, comunque io capisco il travaglio degli altri, seriamente. Il centrodestra unito, oggi, supera il 50% e il leader, evidentemente, è Salvini. Mi lasci dire una cosa.
Certo.
E’ una bella chiacchierata questa ma è come scrivere ti amo sulla sabbia. Non sappiamo quanto accadrà domani, l’unica certezza è che sono preoccupato per il Paese.
4 Commenti
Franza o Spagna purche’ se magna…! Vero Butti?
ma perché un elettore dovrebbe votare FDI se c’è già la Lega ?
Temo che la Lega arriverà al 50 + 1
Ce ne faremo una ragione, in attesa di tempi migliori
Interessante analisi. Il Senatore Butti, infatti, ha iniziato a fare politica quando la politica era una cosa seria.
Tuttavia facendo riferimento alle attuali intenzioni di voto che non consentono alla Lega (ca il 37%di potenziali elettori) di vincere da sola ma che comunque la renderebbero dominante in qualsiasi coalizione; più che alleati il “capitano” ha bisogno di comprimari.
La politica sarà soprattutto logica e razionalità ma che tristezza vedere gli orgogliosi e impavidi eredi del nazionalista Almirante far da stampella agli eredi “baluba” del secessionista Bossi!
Anche se la politica è sempre più
logica e razionalità, preferivo quella in cui c’era anche posto per l’idealismo anche se differente dal mio. ?
Le attuali intenzioni di voto e l’attuale legge elettorale consentirebbero alla Lega di andare da sola, vedere come va e allearsi dopo le elezioni con Fratelli di Italia, senza doversi smazzare discussioni per la formazione delle liste e le scelte dei candidati, cosa che invece dovrebbe fare per esempio il PD se cercasse di fare una coalizione.
Che Salvini faccia i suoi interessi e non quelli dell’Italia continua a sfuggire a gran parte degli elettori.