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Crisi di Governo, Locatelli: “Impossibile lavorare con i 5stelle, elezioni al più presto”

Una cosa è sicura, il ministro Locatelli è in movimento perenne. La crisi di Governo in corso (oggi la sfiducia a Conte siglata dalla Lega) non è cosa da poco ma la comasca non ha cancellato alcun impegno. Così bisogna rintracciare la potentissima pasionaria padana tra un aereo e l’altro. “Ieri ero in Campania, oggi passo per Como, poi Arcore, poi la Liguria”.

Sì ma siamo alla fine.
Siamo alla fine sicuro. Che si sia trascinata un po’ troppo questa esperienza è vero, abbiamo trovato qualche punto di incontro con i 5Stelle e alcune cose buone sono state fatte ma ora non è più possibile lavorare con chi ti impedisce di fare le cose. Il caso Tav è esemplare, lascia senza parole, una cosa contro il bene del paese e della gente.

Ministro lampo, esperienza brevissima.
Sì ma molto intensa, iniziata per caso, improvvisamente. Ho lavorato da subito, è una missione e non è finita, io sto continuando a girare ad ascoltare la gente per trovare risposte.

Ma ormai…
Adesso lavoreremo perché la Lega ottenga un ottimo risultato elettorale, le elezioni devono essere indette subito, al più presto.

Si ricandiderà?
Non lo so, decide il segretario Salvini.

Allora, sì.
Non lo so, io e la Lega abbiamo la massima fiducia in Salvini. Tanta gente come noi lo sostiene, sono bagni di folla ovunque. Siamo sicuri che dopo la svolta storica che ha dato al Paese come ministro dell’Interno tanti vogliano che continui come premier.

Impossibile sapere se la ritroveremo ancora ministro in caso di vittoria.
Da militante farò un’ottima campagna.

Ieri sera Alessio Butti intervistato da noi ha detto che la gente chiede l’alleanza Lega-Fratelli d’Italia (qui). Che ne dice?
Mh. Non lo so, è un tema che spetta al segretario politico. Lui stringerà alleanze.

Non respiro grande entusiasmo.
Ma no! Non è così, dico solo che son temi da trattare ai massimi livelli politici.

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6 Commenti

  1. Non riesco a comprendere cosa si intenda quando si parla di successi del “capitano” al Ministero dell’Interno. Abbiamo bloccato le Ong, con gravi problemi di isolamento internazionale, ed è aumentato lo sbarco incontrollato sulle spiagge. I 600.000 irregolari che dovevano essere rimpatriati stanno ancora aspettando il biglietto. I decreti Sicurezza non sono conformi al Diritto del Mare e di conseguenza inapplicabili a patto che non si accetti di entrare nella lista dei “paesi canaglia”. Le ruspe nel Centro sociale di Bologna le ha chiamate il Sindaco PD, è quelle chiamate dalla Raggi per Casa Pound a Roma non sono neppure partite…..
    Cambiano le dimensioni del “megafono e distintivo” ma gli evidenti limiti sono gli stessi….
    PS Anche lavorare con il “capitano” deve essere impossibile. Dal quotidiano “La Padania”, al Parlamento Europeo, al Ministero dell’Interno…..ma quando lo trovi al lavoro?

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