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Como, terremoto politico. Si dimette l’assessore Marco Galli: “Non più disposto a tollerare”

Nuovo terremoto politico in Comune a Como.

Assolutamente a sorpresa, questa sera, ha annunciato le proprie dimissioni dalla giunta comunale l’assessore al Verde e allo Sport, Marco Galli, eletto nel 2017 con la lista civica “Insieme per Landriscina”.

Al netto dei vari dissapori emersi nel corso di questi anni tra Galli e alcuni componenti della giunta Landriscina (e della sua stessa lista), un fulmine a ciel sereno che assesta un altro durissimo colpo alla civica direttamente legata al primo cittadino, lista che peraltro dall’inizio del mandato aveva già perso anche i consiglieri Davide Gervasoni (ora in Forza Italia) e Sergio De Santis (in Fratelli d’Italia).

“Apprendo che il sindaco sarebbe in procinto di ricandidarsi, se fosse così gli faccio un sincero in bocca al lupo – ha detto Galli, che non aveva minimamente preannunciato l’addio – ma io non sarò più della partita. Non sono più disposto ad alcune tolleranze. Non ho più la serenità né gli stimoli necessari, mi faccio da parte con non poca amarezza. Lascio il mio posto a chi ancora ci crede, mi sono messo in gioco ma con grande dispiacere rassegno le dimissioni”, le parole di Galli che poi ha ringraziato chi gli è stato vicino dal 2017 a oggi.

Sulla fine della pazienza e sulla non disponibilità a tollerare alcune cose, nessun accenno preciso. Ma gli scontri talora sotterranei, talora espliciti, in particolare con l’assessore ed (ex) collega di lista e giunta, Elena Negretti, prima ancora con l’ex titolare della delega ai Lavori pubblici, Vincenzo Bella (dimesso pure lui anzitempo peraltro), oltre al corpo a corpo innescato con Fratelli d’Italia da mesi, hanno occupato le cronache politiche più volte: dalla contesa che ha comportato i ritardi sui giardini a lago, passando per la vicenda della piscina di Muggiò e del nuovo palazzetto, fino alla gestione del verde, Galli è stato spessissimo nel mirino del “fuoco amico” e raramente difeso pubblicamente dalla lista, dal sindaco e dai colleghi dell’esecutivo.

Domani mattina, comiunque, Galli renderà più chiare le ragioni delle dimissioni in un incontro con la stampa.

 

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9 Commenti

  1. Onore a Galli che (finalmente) si è dimesso dopo i disastri di giardini a lago, pista ciclabile, piscine e palazzetto di Muggiò. Ora dovrebbero seguirlo tutti gli altri incompetenti attualmente in giunta a partire dal “sindaco”, in quale, ahi noi, pensa persino di ricandidarsi. Quale coraggio, quale patetica personalità.

  2. Per rendersi conto della manutenzione del verde a Como non serve essere degli esperti, basta guardarsi intorno, uno sguardo, per esempio, in viale Giulio Cesare sarebbe illuminante, ci sono svariate piante morte e le altre sono in pessime condizioni e lasciate crescere a dismisura. La stessa cosa si può dire dei vari giardini dove incuria e sporcizia regna sovrana. Landriscina, quello che voleva dimettersi dopo un mese dalle elezioni, ora pensa di ricandidarsi, certo ci vuole coraggio, spero che i Comaschi abbiano più buon senso.

  3. Da Superman a Bambi passando per Willie il Coyote. Spiace per l’Assessore Galli ma è l’ennesima dimostrazione che la politica e gli incarichi amministrativi non consentono improvvisazioni. Quando parlo con i miei amici che fanno politica da molto tempo e sono stati Amministratori mi rendo conto della mia assoluta inadeguatezza. Quello che per me sembra ovvio, in politica ovvio non è mai. Se sei in azienda fai gli interessi dell’azionista, dei dipendenti degli stakeholder ma questi interessi si risolvono in vantaggi economici. Si calcolano. Quando amministri un Comune devi trovare compromessi su interessi contrapposti e la cosa giusta per alcuni e assolutamente sbagliata per altri. Le decisioni sono vincolate alle leggi, alla burocrazia e a chi ha gli interessi di chi spera che le decisioni siano prese o meno. Quello che è moralmente giusto spesso è politicamente inopportuno. Quello che sembra semplice diventa burocraticamente complesso. Le dimissioni fanno bene a tutti. Al “buon” Sindaco che evita futuri imbarazzi, all’Assessore Galli che evita ulteriori brutte figure, alle Segreterie dei partiti che eviteranno di doverlo escludere dalle future liste e soprattutto allo Splendido Assessore al Patrimonio che per l’ennesima volta ha evitato una fermata intermedia per arrivare indenne al capolinea. Alla faccia di Fratelli d’Italia è stato lui di gran lunga il peggiore tra i peggiori.

  4. Beh vediamo verde e sport… Dopo il disastro giardini a lago e ciclabile, dopo lo sfacelo del palazzetto di Muggiò passando per le piscine e il palazzetto del ghiaccio possiamo dire in coro… ERA ORA

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