L’assessore Elena Negretti prova il colpo del kappò sul lago di polemiche attorno al nuovo regolamento di polizia urbana che ha modificato norme, luoghi e orari per l’attività della pesca sulle sponde cittadine. Con una nota diffusa in serata, infatti, Negretti rivendica la collaborazione con i pescatori per la redazione delle novità e apre, comunque, a eventuali modifiche se necessarie.
“In sede di discussione del nuovo regolamento di Polizia Urbana in consiglio comunale, quando è stato il momento di trattare le regole riguardanti la pesca si è subito intensificato il dialogo tra i il Gruppo Pescatori Alpha, che raggruppano la maggior parte dei pescatori dilettanti che usufruiscono della riserva Ceresia, l’assessore Elena Negretti e tutta l’Amministrazione comunale – si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Cernezzi – Anche grazie a questo confronto collaborativo e costruttivo, ringraziando in particolare Claudio Casartelli, William Cavadini e Luca Arcobello in rappresentanza del gruppo, attraverso il nuovo regolamento si passerà dal divieto assoluto di pescare, come previsto dal vecchio regolamento, alla possibilità di pescare per circa 8 ore e in più tratti della sponda cittadina”.
“Si precisa in particolare la possibilità di pescare sulla diga foranea (ad eccezione del tondello con il monumento dove non si potrà pescare il sabato e la domenica), lungo la passeggiata di Villa Olmo, lungo viale Geno. Del primo bacino resta escluso il tratto che va dalla stazione Como Lago alla passeggiata Zambrotta compresa – prosegue la nota – L’incontro e il confronto tra i pescatori e l’amministrazione proseguiranno in modo da poter raccogliere tutte le osservazioni ed eventualmente apportare le opportune modifiche”.
“Da parte mia – commenta l’assessore alla Polizia locale Elena Negretti – tengo a sottolineare il rapporto sereno e collaborativo tra i pescatori dilettanti e l’amministrazione, come entrambe le parti hanno confermato ancora oggi al netto di ogni polemica sterile”.
Un commento
Non so, ma ogni volta che vedo un pescatore lungo viale geno, o sulla diga, o verso villa Olmo, mi assale un senso di tristezza.
Ma cosa pescano? Pesce commestibile? O solo il gusto di tirar su qualsa da ributtare in acqua?
In più li trovo estremamente pericolosi: saranno casi rarissimi, ma mi è bastato una volta il veder “pescato” un passante per credere che li, dove passeggiano le persone non si dovrebbe pescare.