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Durissimo attacco della Lega a Rapinese e giunta: “Hanno detto no al Contrassegno europeo per disabili. Scelta miope, superficiale, senza argomenti”

A quanto pare l‘accessibilità universale e il diritto alla mobilità per la giunta Rapinese non hanno grande valore. È stato molto deludente, peraltro, vedere che nessuno dell’amministrazione sia stato in grado di argomentare seriamente le motivazioni di questa miope decisione, il cui prezzo ancora una volta lo pagheranno i cittadini. In questo caso quelli più fragili, che avrebbero potuto godere di una semplificazione dei procedimenti burocratici necessari per accedere ai servizi e ai parcheggi a loro riservati.

Comunicato del Pd? No, e questa è una delle due notizie, è una nota della Lega di Como. Con ordine. I buoni rapporti iniziali, cioè successivi l’elezione a sindaco di Como di Alessandro Rapinese alla fine dello scorso giugno, sono andati avanti per un po’ di tempo. Poi, col passaggio di testimone tra Alessandra Locatelli (nominata ministro) e l’ex assessore (giunta Landriscina) Elena Negretti che è dunque tornata in aula, sono andati raffreddandosi progressivamente (anche se di recente era arrivato il plauso ufficiale del segretario cittadino del partito per il cancello anti senzatetto a San Francesco). Ma, premesse a parte, quella che arriva oggi dalla Lega di Como (evidentemente con pieno avallo dei vertici nazionali dati i toni) è una mazzata durissima nei confronti del primo cittadino. E in qualche modo c’era da aspettarselo dopo che l’altra sera (26 giugno) la maggioranza ha bocciato la mozione presentata da Negretti per l’adesione Contrassegno Unificato per Disabili Europeo (CUDE), iniziativa fortemente sostenuta dalla stessa Locatelli e da Matteo Salvini e che in Italia ha già ottenuto il via libera di 200 Comuni con voto spesso bipartisan. E’ stato l’assessore Alberto Fontana, durante l’ultima seduta, a motivare le ragioni del no. Pure evidenziando “l’indubbia utilità del sistema” e che “in futuro questo Comune sarà in prima fila per aderire” ha poi sottolineato come “ad oggi non vi siano le condizioni per aderire”. Perché? “I software interni dell’Ente vanno aggiornati e implementati”, poi  ha evidenziato come i Comuni aderenti sarebbero 26 “pertanto anche la fase di verifica della funzionalità è a livello embrionale. Saremo molto attenti ai risultati”. In realtà la Lega parla di oltre 200 aderenti. Ecco la nota ufficiale del partito:

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rapinese ha perso un’occasione importante per fare qualcosa di buono per i cittadini comaschi e, in particolare, per le persone con disabilità. Non è sufficiente partecipare ai convegni e parlare di attenzione verso le questioni legate alla disabilità, se poi non si prendono seriamente in considerazione le esigenze delle persone più fragili adottando anche soluzioni pratiche per semplificare la loro vita”. A dichiararlo è la segreteria cittadina della Lega per Salvini Premier, a seguito della bocciatura da parte del Consiglio comunale della mozione, presentata dal Consigliere Elena Negretti, che invitava l’Amministrazione comunale ad aderire al Contrassegno Unificato per Disabili Europeo (CUDE), un sistema che mira a semplificare la mobilità delle persone con disabilità sia all’interno di un comune che tra comuni diversi.

“La Piattaforma Unica Nazionale Informatica per le targhe associate al CUDE, realizzata presso il CED Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata sviluppata per agevolare l’elaborazione e la gestione delle informazioni legate ai contrassegni per le persone con disabilità. La sollecitazione per l’adesione dei Comuni alla piattaforma, peraltro da sempre caldeggiata dal mondo dell’associazionismo nazionale e anche locale, in particolare dalle associazioni maggiormente rappresentative Fish e Fand – spiegano dalla segreteria cittadina -, è stata avanzata dai ministri Matteo Salvini e Alessandra Locatelli e immediatamente recepita e condivisa dal presidente dell’Anci nazionale Antonio Decaro: ad oggi i Comuni che hanno aderito sono oltre 200 e tanti altri stanno percorrendo questa strada, avendo riconosciuto nel Cude uno strumento di semplificazione nella garanzia del diritto alla mobilità per le persone con disabilità. Spiace veder cadere nel nulla una possibilità in più per i cittadini con disabilità di essere autonomi solo per una presa di posizione superficiale. Non si tratta di una questione politica, ma di buon senso e sensibilità”.

“A quanto pare l‘accessibilità  universale e il diritto alla mobilità per la giunta Rapinese non hanno grande valore. È stato molto deludente, peraltro, vedere che nessuno dell’amministrazione sia stato in grado di argomentare seriamente le motivazioni di questa miope decisione, il cui prezzo ancora una volta lo pagheranno i cittadini. In questo caso – concludono – quelli più fragili, che avrebbero potuto godere di una semplificazione dei procedimenti burocratici necessari per accedere ai servizi e ai parcheggi a loro riservati.

 

 

 

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8 Commenti

  1. Non entro nell’argomento specifico ma forse sarebbe meglio ricordare, ai politici nazionali ed Europei, che certe norme, che riguardano il codice Stradale, andrebbero discusse e unificate in tutta l’U.E., così come la riscossione delle violazioni delle stesse. Occuparsi di un “contrassegno” per quanto utile mi sembra sterile propaganda.

  2. Disabili e fragili a Como? Ci pensa il Sindaco, facendo come la “polvere sotto il tappeto”.
    La Lega? AhAhAhAh quella che non ha speso una sola parola quando si è trattato di chiudere Via del Dos e le piscine per i disabili.
    E adesso fanno i paladini della disabilità.
    Ma per favore, un po’ di serietà.

  3. Finalmente qualcuno di parte che incomincia a dirne quattro al Sindaco! Speriamo che anche i membri della Giunta tirino fuori gli attributi e mostrino un minimo di carattere e di personalità.

  4. E fu così che iniziò la fine del Re Sole. In questa occasione è la Lega, a bacchettarlo, ma si spera che col passare del tempo sia qualcuno del suo Entourage a farlo (Lombardi docet), ribellandosi alla sua autorità assoluta e alle sue spesso discutibili decisioni, allo stato attuale incontestabili da chiunque osi aprire bocca.

  5. Ma cosa vi aspettavate dal Nulla. Si sapeva già prima come sarebbe finita. Non si può cavar sangue dalle rape.

  6. Grazie per il calcio in culo, ne avevano bisogno.
    Il mondo della disabilitá ringrazia per questi gesti di attenzione, atti politici che lanciano un segnale forte e chiaro.
    Di voi non ce ne frega un tubo.
    Vi viene l’orticaria a pensare “a quel mondo lí”, quello meno fortunato. Quello che dorme sui cartoni, quello che pretende di salire su un bus in sedia a rotelle.
    Tanto poi andate a messa a Natale a mezzanotte e fate la comunione.
    Il treno a vapore che corre all’indietro nella storia con voi é velocissimo.

  7. Quindi il sindaco preferirebbe essere un ritardatario piuttosto che un leader. La sua preferenza è seguire altri leader piuttosto che guidare? Come può essere positivo per la città? Forse possiamo ricordare al Sindaco che Como è una città creativa UNESCO e le città creative guidano

  8. Era ora! Grazie ad Elena Negretti per essersi fatta porta voce di questa proposta miseramente bocciata dall’attuale amministrazione che lesina di sensibilità verso i più deboli, vedasi anche la bocciatura all’intitolazione del ponte su Cosia agli ex ospiti dell’OPP.

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