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Attualità, Politica

Elezioni, Molteni debutta tra gli applausi del centrodestra: “Prima regola, l’ascolto di tutti” (ma sulla sala aleggia l’ombra di Landriscina)

E’ un centrodestra in grande spolvero quello che si è presentato oggi in piazza De Gasperi a Como, nei locali del ristorante Cucchi, per presentare il candidato sindaco, Giordano Molteni, in vista delle elezioni comunali di primavera. Parola d’ordine, fuori e dentro le dichiarazioni ufficiali: “Unità”. Tutti la ripetono, la intercalano, la sottolineano. E c’è da capirlo, si arriva da mesi complicatissimi, quando non feroci, sul fronte della ricerca successore del sindaco in carica Mario Landriscina il cui mandato, peraltro, ha sofferto (non solo da vittima innocente) le tensioni interne alla maggioranza.

Tant’è, le elezioni sono quel magico momento in cui tutti si ricompattano, vale a destra come a sinistra. Clima sereno, grande empatia tra tutti. “E’ stato l’onorevole Alessio Butti (Fdi) per primo a cercarmi – esordisce Molteni – e per questo lo voglio ringraziare così come ringrazio l’assessore regionale Alessandra Locatelli (Lega)”.

L’ex sindaco di Lipomo, ed ex primario di Otorinolaringoiatria del Sant’Anna, evidenzia subito: “Da medico posso dire che non ci si inventa, si cresce passo dopo passo, si impara. Questa cosa è valsa per la mia attività professionale e vale nella mia vita politica e amministrativa. Mi sono avvicinato alla politica da studente, sono stato consigliere, assessore e poi sindaco. Con questo voglio dire che in tutto ciò che si fa c’è un cammino che sviluppa la capacità di affrontare i problemi. La vetta si raggiunge solo un passo alla volta”.

In questi giorni poi i vertici e le presentazioni con i partiti della coalizione: “Ho incontrato tutti ed è stato bello, mi dovranno accompagnare in questa fase. Io conosco Como ma loro la conoscono da amministratori”.

Chiaramente presto per parlare di programma ma Molteni indica alcuni punti: “I comaschi hanno aspettative su San Martino, Ticosa e impianti sportivi, bisogna lavorare da subito. Io però voglio ascoltare, fare squadra, la prima regola è l’ascolto e poi trovare soluzioni con i partiti che hanno esperienza e mi supporteranno. Ho accettato questo ruolo e voglio che si sappia che non chiudo la saracinesca a nessuno”.

“Siamo qui con la forza del centrodestra unito – ha sottolineato Alessandra Locatelli – un centrodestra che a Como ha dato molto da lavorare con concretezza per portatre avanti i progetti. La Lega c’è e non si tira indietro non possiamo lasciare la città in balia di una sinistra che ha già fatto danni o di persone che non sanno amministrare”.

“Como è una città splendida ma complicata e con problemi da risolvere – ha evidenziato Alessio Butti – la nostra sarà una campagna di coalizione che contesterà le idee degli altri candidati ma non i candidati. Saremo rigorosi e senza slogan urlati, vogliamo esprimere contenuti”.

Entusiamo per tutti i segretari di partito. A proposito di Molteni, Stefano Molinari (Fdi) ha evidenziato le “grandi capacità amministrative, politiche e di relazione. Uomo dalla grandissima empatia”. Mauro Caprani (Fi) ha voluto ricordare: “Ho avuto il provilegio di conoscere Giordano molti anni fa sia come professionista che come sindaco, è una brava persona, specchiata, un aggregatore di sensibilità diverse. Siamo stati subito entusiasti, è la scelta migliore e avrà tutto il nostro sostegno”. In linea la Lega con Laura Santin: “Siamo fermamente convinti di questo progetto, non ci conoscevamo ma si è subito reso disponibile, ha già coinvolto i militanti, il nostro motto per Molteni è: “Non ci risparmieremo””. La coalizione poi conta anche su Verde è Popolare fondato da Gianfranco Rotondi e coordinato a Como da Maurizio Cantelmo.

Si potrebbe dire fine delle cronache, i debutti e le presentazioni sono sempre momenti di grande forma. Eppure per tutto il tempo nessuno ha pronunciato, sfiorato almeno per cortesia, il nome del sindaco in carica, eletto dal centrodestra, Mario Landriscina. Nessun onore delle armi. Chiediamo: “Perché? Pietra tombale? Nemmeno un grazie?”

Per prima risponde Locatelli: “La Lega in questi anni sempre stata con lui purtroppo il centrodestra unito ha dovuto fare scelte diverse e la scelta di Giordano Molteni è una scelta importante. Non neghiamo quanto fatto con Mario Landriscina e Elena Negretti (assessore alla sicurezza e coordinatrice della Civica Insieme per Landriscina, Ndr)”.

Poi parola a Molinari: “Anche Fratelli d’Italia ha sostenuto e sostiene con lealtà il sindaco uscente, ho ringraziato i nostri assessori e i consiglieri per questi anni. Poi ci sono stati motivi che hanno portato a scelte diverse”.

Quindi l’alleato più critico, uscito e rientrato in giunta, Forza Italia. Mauro Caprani qualche mese fa disse: “Darei fuoco a chi riproponesse Landriscina candidato”. Interviene: “Forza Italia ha tentato di modificare l’azione amministrativa uscendo e poi rientrando nell’esecutivo per tentare di condividere azioni comuni. Purtroppo non abbiamo riscontrato la capacità di amalgamare e far convivere sensibilità diverse nella coalizione. A un certo punto, se le promesse elettorali non potevano più essere mantenute bisognava dirlo. E’ stato fatto con toni barbari? Sì ma andava detto che era difficile sostenere il secondo mandato di Landriscina in quelle condizioni. Il centrodestra governa insieme in tanti comuni della provincia e non abbiamo mai avuto problemi come a Como”.

Per chiudere torniamo a una frase veloce ma chiara pronunciata dal deputato Butti mentre ringraziava Molteni: “A livello parlamentare siamo a tua disposizione – ha detto – in passato non ci è stato consentito, ora lo faremo”.

Viene in mente una recente intervista dove il sindaco Landriscina ha dichiarato: “Devo dire che la città in tutte le sue articolazioni, anche parlamentari, non è in grado di incidere”. Quella di Butti sembra, anche del tutto involontaria, una risposta.

Chiediamo lumi, risponde il parlamentare: “Perché vuole la polemica? Cerchi pure, non troverà oggi come in passato mie dichiarazioni critiche su Landriscina. Evidentemente non ha ritenuto necessaria la collaborazione parlamentare, non dico la mia per carità, ma dei parlamentari”.

QUI QUALCHE FOTO DELLA MATTINATA CON TUTTO IL GOTHA DEL CENTRODESTRA COMASCO:

 

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10 Commenti

  1. Signor Gioele, qui l’unico che sembra non aver capito è lei, soprattutto per quanto concerne Ticosa e San Martino. Innanzitutto perchè su Ticosa, nonostante il problema della bonifica che non è stato creato dal centrodestra, c’è un progetto molto chiaro. Poi San Martino dove, se avesse ascoltato o letto, avrebbe capito anche lei, il centrodestra sta lavorando alla realizzazione del parco urbano perchè la proposta della Provincia di trasferirci le scuole non sembra praticabile. Se poi lei ha idee migliori e competenze migliori si candidi… così ridiamo un po’….

    1. La destra ha “amministrato” per 5 delle ultime 6 legislature. Attendo elenco delle cose fatte. Ne aggiungo due io : autosilo “nel nulla” in Valmulini e fuochi di artificio durante abbattimento Ticosa.

    2. Esimio sig. Eugenio, ma Lei dove ha vissuto gli ultimi cinque anni? Era a Roma a stirare le magliette e le felpe del capitano con il suo omonimo? Se avesse vissuto qui si sarebbe anche Lei accorto che il centrodestra non è stato all’altezza delle aspettative dei suoi elettori e non perché non ha lavorato ma perché ha lavorato molto male. Anzi talmente male che nonostante si sia presentato ancora unito alle elezioni, non ha avuto il coraggio di ripresentare l’attuale Sindaco che, a dire il vero mi consenta, è ancora il più presentabile tra i Suoi amici. Per quanto riguarda la Ticosa, mi sorprende che dopo 25anni di governo del centrodestra, sempre che non consideri la vecchia e cara DC di estrema sinistra, ci sia ancora che ritiene il problema Ticosa non sia stato risolto o addirittura non sia stato creato dalle amministrazioni di centrosinistra. quanto riguarda invece il San Martino credo che abbia perso le ultime puntate. Tutti i candidati Sindaco si sono espressi con molte riserve sull’ipotesi di trasferimento del Setificio patrocinata dal Presidente Bongiasca, nessuno escluso, ma, mi consenta, considerando i precedenti di cementificazione nelle località dove hanno fatto il Sindaco, alcuni sono molto meno credibili di altri. O Lei ci crede a prescindere?

  2. Se l’arma della diffamazione è l’unica di cui disponete siamo davvero alla frutta…… questa gente chi???? Signor Mario, di chi parla? Dei 5 anni della giunta bianco rossa di Lucini? Ma perchè non guarda i veri speculatori che a Como sostengono la sinistra? Fasta fake…. tirate fuori idee!!!!

  3. Considerando come è nata e come è stata proposta questa candidatura, fa notizia che sia stato applaudito perché non avrebbe fatto notizia se l’avessero fischiato. È strano in ogni modo che il candidato Sindaco di una coalizione di centrodestra che nasce dalle ceneri di un’altra coalizione di centrodestra pressoché identica alla precedente, si ponga il quesito di ascoltare e di valutare “le aspettative dei comaschi su San Martino, sulla Ticosa e sugli impianti sportivi”. Hanno avuto cinque anni di tempo per farsene un’idea e dopo cinque anni decidono di ascoltare, evidentemente prima non lo hanno fatto, le aspettative degli elettori?!? Mah….. Solo una settimana fa, le vicende, non solo cittadine, della coalizione di centrodestra sembravano la sceneggiatura di una tragedia shakespeariana. Oggi non è più così. Dopo aver visto lo Splendido Assessore al Patrimonio di Fratelli d’Italia in prima fila della locandina della compagnia di giro, si comprende che la tragedia ha preso le sembianze del solito cinepanettone elettorale. Per fortuna, ci divertiremo di più! ?

  4. “Como in buone mani” ….. Spero che la cittadinanza si renda conto di quanto questa affermazione sia falsa. Basta vedere cos’ha combinato questa gente negli ultimi 30 anni. 5 mandati 5 disastri.
    Adesso presentano il cementificatore di Lipomo…..

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