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La crisi va in stato permanente. Forza Italia: “Fuori dalla giunta, non siamo marionette”

Nessun ritorno al tavolo dell’esecutivo. Due assessori ritirati (uno dei quali, Franscesco Pettignano, si è catapultato in Fratelli d’Italia per farsi riconfermare), due consiglieri persi, due consigli comunali saltati. Dopo giorni di riunioni e confronti e un silenzio arrivato quasi all’eccesso, Forza Italia prende la parola.

Segna punti e virgole e detta il proprio passo: sostegno alla maggioranza di Palazzo ma nessun rientro in giunta. Poi le accuse e le aperture.

E’ il coordinatore provinciale Mauro Caprani a vergare una lunga riflessione: “Al fine di fare chiarezza sulla situazione venutasi a creare in questi giorni all’interno della Giunta Comunale di Como e della maggioranza, che regge il Sindaco Landriscina, vogliamo ribadire che Forza Italia non ha aperto nessuna crisi a Palazzo Cernezzi; anzi, sta tracciando e indicando il percorso affinché l’amministrazione cittadina possa uscire dal suo immobilismo e cominciare finalmente a lavorare nel rispetto degli impegni presi con i cittadini di Como in campagna elettorale”.

“A sedici mesi dalle elezioni, giustamente, viene evidenziato da tutti come nel lavoro della Giunta finora le ombre prevalgano sulle luci – prosegue il leader azzurro – Forza Italia ha già ritirato da giorni i suoi Assessori dalla Giunta ma conferma la propria volontà di continuare a garantire il proprio appoggio all’Amministrazione comunale sui singoli punti e impegni concordati e condivisi nel programma elettorale votato dai cittadini, senza chiedere propri rappresentanti nell’esecutivo cittadino”. Una sorta di contratto per Como, pare di Capire.

“Si può concorrere al bene della Città anche rimanendo fuori dalla Giunta cittadina. Forza Italia ringrazia la Dottoressa Amelia Locatelli per il lavoro svolto in rappresentanza del partito, sottolinenando il sacrificio personale e politico dimostrato rassegnando le proprie dimissioni”.

Quindi gli strali verso Pettignano: “Qualcun altro, invece, pur eletto sotto il simbolo di Forza Italia, ha preferito cambiare casacca pur di mantenere il suo posto in Giunta. Spiace ovviamente che anche il Sindaco si sia prestato a questo pessimo teatrino. Usciamo dalla Giunta e torniamo tutti in Consiglio Comunale perché il nostro obiettivo è quello di migliorare l’ascolto e il confronto con i cittadini, favorendone una partecipazione più diretta nelle scelte amministrative della nostra città”.

“Serve subito uno scatto in avanti in termini progettuali e di contenuti, senza i quali questa esperienza amministrativa non ha ragione di proseguire – conclude Caprani. Riteniamo che ci sia ancora tempo ed anche spazi per non cadere nell’irrilevanza amministrativa, ma è anche tempo che chi ha responsabilità dirette nei confronti della città di Como, pensi ai suoi cittadini e non alle prossime elezioni o alle proprie ambizioni politiche personali.  Essere marionette protagoniste di questo spettacolo non edificante non ci appassiona: c’è un programma e ci sono impegni chiari assunti sedici mesi fa davanti agli elettori, su questi noi siamo pronti a ripartire in Consiglio comunale. Il Sindaco Landriscina ci dica se è pronto a fare altrettanto e a cominciare finalmente a lavorare in modo concreto nel rispetto del programma a suo tempo condiviso e sottoscritto: in tal caso, da noi troverà da subito sui banchi consiliari il massimo supporto in termini di proposta e indirizzo politico”.

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3 Commenti

  1. Ma ci rendiamo conto che Caprani (e quindi Fermi) ha portato allo sfacelo Forza Italia a Como? In tutta la storia del partito non ci sono mai stati dirigenti così…. mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l’on. Gelmini

  2. Io farei una domanda a Caprani : Perché tutto questo teatrino ? Cosa ha guadagnato FI ?

    Forza Italia e i suoi vertici Fermi e Caprani hanno solo dimostrato arroganza e incapacità passeggiando allegramente sui cittadini di Como.

    Spero che Landriscina , che conosco come uomo corretto , dia le dimissioni e si possa ritornare al voto , Como ha necessità di amministratori che guardino alla città ed ai suoi problemi e non al proprio tornaconto personale ( potere e poltrone )

    Sicuramente Caprani non risponderà

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