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Attualità, Politica

FOTO Il caffè clandestino Negretti-Butti: prove di intesa elettorale dopo lo sgarbo di sabato?

Difficile si siano incrociati per caso al bar. Poi magari è stato solo un caffè in amicizia, per carità. Già, perché questa mattina Alessio Butti, deputato e leader di Fratelli d’Italia a Como, e Elena Negretti, assessore e braccio destro del sindaco e a capo della lista Insieme per Landriscina, hanno parlato fittamente in un locale di piazza Mazzini, incontro intorno alle 10.

Fortuna vuole che un uccellino di passaggio abbia colto l’attimo e intuendone il potenziale lo abbia immortalato. Già perché potrebbe trattarsi di un momento politicamente importantissimo capace di determinare il peso percentuale del centrodestra in vista delle prossime elezioni.

Perché? Breve ma necessaria cronologia: due settimane fa il centrodestra sceglie Giordano Molteni quale candidato di coalizione, dopo mesi di tensione parossistica è stata l’ultima porta in faccia al sindaco uscente, Mario Landriscina, che ha appreso la decisione a cose fatte, con una telefonata di Molteni. Immediata la reazione, Landriscina lapidario da queste pagine ha detto: “Non sosterrò Molteni“. E c’era pure da capirlo, non un contatto, una mediazione per quantomeno un dignitoso passo indietro.

Poi sabato scorso, 12 marzo, il debutto in società del candidato con tutto lo stato maggiore di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia a sostenere Molteni. Conferenza, rituali classici, dichiarazioni e grande voglia di unità. E Landriscina che non viene nominato, finché non viene posta una domanda dai banchi della stampa: qui potete trovare le risposte dei segretari provinciali.

Grande assente di giornata, ovvio, la Civica Insieme nemmeno rappresentata in platea da qualche esponente. Uno strappo? Abbiamo chiesto a Negretti, che ha risposto cosi: “Nessuno ci ha invitati. Landriscina candidato? Chi può dirlo?“. Questa la sequenza dei fatti e delle dichiarazioni, nessun retroscena.

Per questo l’incontro, perché crediamo di questo si sia trattato e non di una pausa lieta di metà mattina, ha un peso specifico notevole. Per quanto l’esperienza insegni che sondaggi e sensazioni pre elettorali valgano ben poco, soprattutto a livello locale la statistica va presa con le molle, è pur vero che forse si sta sottovalutando troppo il rischio di una corsa solitaria di Landriscina e Negretti che anche solo prendessero un 5% potrebbero creare non pochi problemi alla coalizione che sostiene Giordano Molteni.

E’ di tutta evidenza che un, eventuale ma al momento per nulla ovvio, accordo tra centrodestra civica Insieme vedrebbe un addio alle scene del sindaco che, va detto, nell’intervista di cui sopra si premurò di sottolineare come le dichiarazioni fossero un’opinione strettamente personale in modo da non imbrigliare il suo gruppo a prese di posizione tombali e definitive.

Il resto lo farà l’evidente diplomazia in corso.

 

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5 Commenti

  1. Buonasera,
    ? Cari Ragazzi mi ricordate molto i due anni a LA NOTTE con direttore Carlo Palumbo e direttore editoriale Cesare Lanza, ricordi bellissimi, e le notizie on the road, lo dico perché era ed è il vero giornalismo. Ci aveva mandato a me è una mia compagna di Università il nostro Professore di Teoria e Tecnica della Comunicazione il Grande Guglielmo Zucconi (❤️❤️❤️???) Lanza e Palumbo ci affiancarono a un grande cronista e seguivamo i Consigli Comunali a Milano. Parliamo 1988/1989 mancava poco a Mani Pulite. Il nostro mentore era, Franco Damerini, estroso capocronista dell’/nformazione, imperturbabile. “Come va la cronaca?”, gli chiedeva Lanza. E lui: “Marcia…”. Aggiungendo: “Come dice il cameriere in trattoria, quando aspetti la paillard ai ferri…” . Comunque elezioni ? un po’ movimentate almeno e credo non sia finita.
    Con Affetto

  2. Alla fine, il ruolo che hanno assegnato a Landriscina in questi cinque anni è stato quello di “capro espiatorio” delle cose non fatte o fatte male. Non possono mettere la sua civica sullo stesso piano degli altri gruppi della coalizione, altrimenti dovrebbero condividere con Landriscina e i suoi fedelissimi il fallimento dell’attuale maggioranza. È chiaro il messaggio che nessuno dice ma che è implicito nell’esclusione delle presentazioni di rito: Landriscina ha fatto un disastro ma ora con Molteni rimediamo! Implicito è anche il perché nonostante le mascherine la Signora Negretti è riconoscibilissima e il Senatore Butti molto meno. Evidentemente, nonostante i tanti lustri in politica, gli è rimasto ancora un minimo di pudore.

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