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Rapinese: “Io recinterei i nuovi giardini a lago”. E rilancia il progetto dell’ex assessore Binda

Il sindaco Alessandro Rapinese rilancia in grande stile la recinzione completa dei giardini a lago di Como. L’annuncio è arrivato durante il consiglio comunale di questa sera, con le linee programmatiche del mandato in discussione (voto mercoledì prossimo).

“Io personalmente i giardini a lago completamente aperti non li lascerei, nel devasto di questi anni – ha esordito Rapinese – Come peraltro accade in molti comuni a partire da Milano. E quando penso a quanto sarà bello quel parco, l’idea che possa far la fine di tutti quelli non gestiti non mi piace”.

“C’era un progetto dell’ex assessore al Verde Nini Binda (seconda Giunta Botta tra il 1998 e il2002, ndr) che a me piace da pazzi – ha proseguito il sindaco – Quel progetto aveva già l’ok della Soprintendenza. E poi ci sono amministrazioni di centrosinistra che hanno recintato parchi”, ha sottolineato Rapinese rivolto ai banchi dell’opposizione.

La recinzione del progetto Binda

Un problema politico, però, c’è: “In giunta non siamo tutti d’accordo, ne stiamo discutendo”.

Sul fronte dell’appalto dei lavori, infine, entro fine settembre arriverà in consiglio comunale la maxi variazione di bilancio che toccherà in parte anche il progetto dei giardini. “Ma siamo già all’esecutivo – ha concluso Rapinese – è tutto pronto, stiamo vedendo gli ultimi dettagli, dalle sementi alle piantumazioni”.

“Recintate i giardini a lago, passerete alla storia: il progetto c’è”. Nini, appello al sindaco

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22 Commenti

  1. Un conto è recintare es.Parco Sempione a MI per proteggere fauna,flora,monumenti eccecc anche se a parer mio,conta di più il fatto che sia in centro e a ridosso del Castello Sforzesco(turismo),mentre altri parchi es:Lambro(più periferico),non mi sembra abbia limitazioni…un conto il giardino di casa che si potrebbe(volendo) controllare con la torcia e un buon cane da tartufi

  2. Se lo scopo è solo quello di garantire la pubblica sicurezza allora ci sono diverse alternative, molto meno impattanti e più efficaci (Illuminazione adeguata ed impianto di videosorveglianza collegato in diretta con la Centrale di Polizia). Chiudere dopo una certa ora potrebbe essere persino favorevole agli spacciatori, che una volta trovato (e lo trovano) il modo di scavalcare il recinto si potrebbero muovere e spacciare indisturbati all’interno dei giardini.

      1. Questo è tutto da vedere e da dimostrare. Le telecamere ed una adeguata illuminazione servirebbero, a prescindere dalla effettiva efficacia contro la delinquenza, mentre una inferriata di km sarebbe solo uno spreco di denaro pubblico se non dovesse funzionare adeguatamente allo scopo.

  3. Non mi addentro negli aspetti culturali e di immaginario che sottendono alla proposta (e all’entusiasmo di chi la celebra): nel dubbio una recinzione (o una transenna) mettono il cuore in pace e migliorano sempre la “sensazione” di sicurezza (o di controllo sociale che poi sono la stessa cosa per i proponenti).
    Sorvolo anche sugli endorsement ex-post: dev’essere che i giardini a lago, dalle strette di mano pre-ballottaggio (con la candidata Bartolich) in poi, sono proprio il luogo della riconciliazione civica… me ne rallegro.
    Faccio solo alcune domande pratiche:
    Se una persona volesse attraversare i giardini per una corsa mattutina, che ora dovrebbe aspettare? (idem alla sera) Quali sarebbero i percorsi alternativi?
    La recinzione proposta rimarrebbe fissa verso lo stadio (per favorire la questura nella militarizzazione dei weekend)? Questa cosa non è in contrasto con l’auspicato progetto di riqualificazione del quartiere limitrofo?
    Con quali fondi verrebbe realizzata la recinzione? A quale altra voce di spesa sarebbero tolti?
    Data una regola (discutibile, ma tant’è) come se ne verificherebbe l’applicazione? (spero non con lo stesso metodo con cui si dovrebbero controllare gli altri parchi urbani recintati [delle rose, Villa Olmo] spesso aperti oltre l’orario).
    La maggior parte dei problemi legati a spaccio e piccola criminalità sono stati segnalati durante gli orari diurni, in che modo la recinzione migliorerebbe questa situazione?

  4. Parco Sempione è recintato e dotato di un sistema di videosorveglianza. Molti parchi centrali di Roma sono recintati. Non è concettualmente sbagliato a patto che non si pensi che con il recinto si risolvano tutti i problemi delle brutte frequentazioni. I controlli sono necessari. Per scavalcare i recinti ci vuole un attimo. Non c’è che dire, non è proprio una cattiva idea ma “In giunta non siamo tutti d’accordo, ne stiamo discutendo”, quindi? Vedremo i recinti o non li vedremo? Mah…. È interessante che Rapinese sottolinea che ha scelto una Giunta che può non essere d’accordo con Lui. A vederli con il Sindaco, a sentire le loro dichiarazioni e dalla velocità con cui si fiondano a fare sopraluoghi su ipotetici Skate Park in quel di Sagnino, danno proprio l’impressione del contrario. In ogni modo i disaccordi in Giunta sono meno importanti dei commenti sui social che il Sindaco leggerà stamane, o no? Lasciamo fino a mezzogiorno questa piccola soddisfazione agli Assessori che si permettono di non essere d’accordo….😊

  5. Penso che la decisione di chiudere nottetempo parchi e giardini pubblici sia certamente la meno preferibile, non soltanto da parte della cittadinanza ma dalla stessa Amministrazione, se non altro per gli ingenti costi che comporta. Ma se si arriva a questa risoluzione evidentemente significa che nel tessuto sociale esiste un deficit educativo che va attribuito alle famiglie, o a ciò che rimane di esse. Troppo spaccio, troppa piccola delinquenza, troppi minorenni in giro a notte fonda. Inutile quindi prendersela con chi è costretto alle chiusure, e piuttosto ogni genitore faccia un esame di coscienza.

  6. Recintare il parco pubblico e chiuderlo nelle ore notturne, come in tutte le città civili quando si vuole proteggere cittadini e beni pubblici : sono assolutamente d’accordo e trovo che il progetto degli anni 90 di Binda sia finalmente da realizzare, come tanti altri progetti pubblici di questi ultimi 40 anni, accantonati e dimenticati negli archivi di questo Comune, esausto per inerzia e abbandono. Ottima proposta Sindaco!

  7. Peccato che ci sia ancora chi pensa che le recinzioni siano negative a prescindere… molti giardini pubblici, ovunque, sono recintati e chiusi durante le ore notturne, soprattutto per preservarli e evitare vandalismi e utilizzi “impropri”… inoltre ci sarebbero altri punti, come la passeggiata dove accedere al lago (di notte?)… farli presidiare dalle forze dell’ordine, che sono necessarie altrove, sarebbe costoso e assurdo.

  8. L’idea non mi dispiace per niente. Quasi tutti i parchi nelle grandi città sono recintati. Meno vandalismi notturni, controllo degli accessi, più sicurezza, e magari daspo urbano per spacciatori recidivi.. Certo, più controlli di polizia servono, ma così sarebbe più facile, magari anche con una vigilanza privata.

  9. Ricorda tanto la Locatelli che come soluzione voleva recintare la ex Chiesa di San Francesco. Bravo Rapi, vai col proibizionismo, è la scelta migliore quando non si hanno idee e soluzioni vere. Del resto hai svelato le carte, siete pappa e ciccia con la Lega.

  10. Recintare una porzione di città fronte lago, un’ottima soluzione per chi ha blaterato per anni all’opposizione e ora non ha uno straccio di soluzioni.
    Recintare, multare gli skater, cacciare i senzatetto ma con la benedizione del vescovo.
    Un sindaco leghista al 100%

  11. Basterebbe mandare 2 pattuglie dei carabinieri e della polizia a presidiare tutta la notte l’area è illuminarla bene. Recintare non impedisce a chi vuole di scavalcare.
    In alternativa ad un costo ridicolo piazzare 20 telecamere funzionanti e ripeto illuminare decentemente.
    Alternativa a un costo ridicolo.

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