Sembra oramai ristretta a due-tre nomi su tutti la rosa del centrodestra, o meglio di Fratelli d’Italia, per la scelta del candidato sindaco di Como. E con ogni probabilità, anche a fronte di campagne elettorali molto più che avviate sul versante dei competitors (Barbara Minghetti per il centrosinistra, Alessandro Rapinese sul fronte civico), a brevissimo si terrà il confronto finale tra liste e partiti della potenziale coalizione: cioè, oltre ai meloniani, Lega, Forza Italia e Insieme per Landriscina. Ma veniamo ai nomi.
Come già anticipato proprio qui, nell’ultima settimana sono salite decisamente le quotazioni di una vecchia conoscenza della politica comasca, sebbene su un fronte non diretto: l’ex storico comandante della Polizia locale di Como, Vincenzo Graziani, in pensione del 2014, che della macchina comunale ha comunque conosciuto ogni aspetto per lustri. Sebbene lontano da qualche anno dalla ribalta pubblica, Graziani non è certamente sparito dalla scena pur in posizioni più defilate. E certamente non gli farebbe difetto la notorietà nel capoluogo e l’esperienza a diretto contatto con la politica (ebbe anche un fugace contatto con la rinata Dc, qualche tempo fa, esperienza che però non ha lasciato tracce particolari). Insomma, l’ex capo dei vigili è effettivamente in corsa.
La vera novità delle ultimissime ore, però, è un’altra e riporta lì da dove emerse nel 2017 la figura dell’attuale sindaco Mario Landriscina: ossia la professione medica e nello specifico all’ospedale Sant’Anna. Si tratta di Giordano Molteni, 69 anni, già primario di Otorinolaringoiatria, ora in pensione, per due volte, nel 2010 e nel 2005, eletto sindaco di Lipomo ma battuto al terzo tentativo del 2020 da Alessio Cantaluppi, che è l’attuale primo cittadino. Residente nel comune alle porte del capoluogo, in città l’ex primario ha comunque lo studio professionale. Ironia della sorte, in via Manzoni, a pochi passi dalla nuova sede elettorale di Barbara Minghetti.
Infine, ma decisamente più staccata e forse idea più accademica che concreta, a completare il terzetto potrebbe esserci anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mario Gorla, se mai si volesse puntare tra chi è già all’interno di Palazzo Cernezzi.
Sembrano ormai sullo sfondo, dopo il tramonto ufficiale della candidatura del coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, Stefano Molinari, le ipotesi del deputato di FdI, Alessio Butti (il cui futuro sembra ancora puntare forte su Roma, con le elezioni politiche in programma l’anno prossimo), e quella dell’assessore all’Urbanistca in Comune, Marco Butti. Così come risulterebbe tramontata – peraltro per sua stessa ammissione – l’idea del farmacista comasco Roberto Tassone.
Queste, dunque, le indiscrezioni dell’ultima ora, in attesa di un vertice generale del centrodestra che possa puntare in via definitiva su una delle figure in lizza. Tempo, come noto, ce n’è poco: da un lato, perché la concorrenza è già pesantemente in campo da settimane se non mesi; dall’altro perché comunque nessuno dei nomi citati sembra godere a priori della popolarità tra gli elettori della città per poter perdere altri giorni preziosi.
Como, candidato sindaco centrodestra: su Giordano Molteni l’accordo politico. Con Graziani la “base”
7 Commenti
Di cosa è fatta una vittoria chiese l’allievo, di tante sconfitte rispose il maestro.
Non posso credere che la destra abbia veramente il coraggio di proporre come candidato sindaco un altro medico, dopo la situazione Landriscina. Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia come risolvere i problemi di Como. Non mi sembra che questo medico sia stato bravo a Lipomo…infatti si è ricandidato due volte ed è stato battuto due volte. Ci sono troppi ptoblemi di traffico a Como, la viabilita’ è una tragedia, viviamo in macchina perché nessuno riesce a capirci qualcosa. Spero che presentino Graziani candidato…è una speranza di molti
Graziani no. Chiedendo a dei suoi ex sottoposti era sì dentro la politica ma il vero comandante era il suo vice, nardone. Molteni ha operato i figli di due miei amici alle tonsille e professionalmente sembra ineccepibile. Come sindaco di lipomo non saprei.
Magari tassone ci ripensa.
Se continuano così stavolta vince Rapinese
Dopo il rianimatore, l’otorinolaringoiatra. A quando lo psichiatra?
Le referenze sono ottime: la cementificazione selvaggia di Lipomo negli ultimi 20 anni.
Complimenti !
Interessante. Abbiamo avuto nel giro di qualche mese: Landriscina bis, Molinari, Negretti, Fermi, Veronelli, Butti senior e junior, Tassone, Graziani e ora Molteni. Ci sono tutti? Forse no? Mah….ormai si è perso il conto. La domanda che ci si dovrebbe porre è un’altra. Cosa farebbe una volta eletto l’ex-Sindaco di Lipomo o Graziani o il prossimo candidato proposto dalle segreterie nazionali? La continuazione di quello che ha fatto la Giunta Landriscina? Quello che le potentissime associazioni di categoria cittadine desiderano? Quello che non si comprende della coalizione di centrodestra non è solo chi sarà il candidato Sindaco ma cosa farà e soprattutto, visto i precedenti degli ultimi due Sindaci, Bruni e Landriscina, come lo farà. Questo è il vero quesito non il candidato Sindaco. Ormai anche se arrivasse Willie il Coyote in persona sarebbe lo stesso.
Giordano Molteni Sindaco di Lipomo dal 2005 (prima elezione) al 2015. (seconda elezione 2010).
Alessio Cantaluppi Sindaco di Lipomo dal 2015 (prima elezione) ad oggi (seconda elezione nel 2020).